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Protesto

Il protesto è un atto pubblico che certifica la presentazione di un assegno o di una cambiale al debitore e il rifiuto di quest'ultimo di pagare o accettare il titolo.

mani di giudice con martelletto
Quando si avvia un protesto

Il protesto è la conseguenza del mancato incasso di un titolo di credito contenente l’ordine di un pagamento (assegno) o la promessa di un pagamento futuro (cambiale). Al verificarsi di queste ipotesi il creditore può rivolgersi a un pubblico ufficiale (il notaio, l’ufficiale giudiziario o il segretario comunale) che verifica la mancanza del pagamento e redige un formale atto pubblico di mancata accettazione dell’assegno o mancato pagamento di una cambiale tratta.

Quest’azione, la Levata di Protesto, dev’essere fatta entro due giorni successivi alla scadenza della cambiale a data certa e dopo la scadenza utile del termine di presentazione degli assegni (8 giorni se il comune di emissione e di pagamento è lo stesso o in piazza, oppure 15 se diverso o fuori piazza).

La funzione del protesto è quella di dare conoscenza pubblica al mancato pagamento, con conseguente perdita della reputazione da parte di chi aveva emesso il titolo insoluto. Consente al creditore di poter agire in giudizio per ottenere la somma dovuta.

La conseguenza immediata del protesto è l’iscrizione nel Registro Informatico dei Protesti, gestito dalle Camere di Commercio, la comunicazione al Prefetto competente per territorio e inoltre l’iscrizione al C.A.I. (Centrale di Allarme Interbancaria) a cura della Banca d’Italia. A seguito dell’iscrizione al CAI, nel caso dell’assegno scoperto per mancata provvista sul conto collegato, è prevista la revoca di sistema, cioè il venir meno dell’autorizzazione all’emissione degli assegni bancari per un periodo di sei mesi, nei quali chi ha emesso l’assegno è interdetto nell’emetterne altri.

L’iscrizione del protesto sulle banche dati pubbliche determina, come ulteriore conseguenza, la possibilità di essere reso noto e rilevabile anche dalle società aderenti al SIC (Crif, Experian, CTC, Assilea) per cui, in caso di richiesta di un finanziamento, l’interrogazione comporterà automaticamente una valutazione del merito credito negativa.

Ultimo aggiornamento dicembre 2021

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