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Prestito personale

Il prestito personale è una forma di credito non finalizzato. La somma di denaro, erogata da una banca o finanziaria, può essere usata per soddisfare i bisogni più vari per sé o la famiglia. È concesso in un’unica soluzione ed è restituito con rate mensili a cui si applica un tasso di interesse.

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Prestiti personali: il credito per qualsiasi esigenza

Il prestito personale è un credito destinato ai consumatori. Possono erogarlo una banca, o una società finanziaria. Questo finanziamento è richiesto per soddisfare un bisogno di una persona. Di conseguenza, non può essere richiesto da una società.

Per richiedere un prestito personale è necessario avere più di 18 anni ed essere residente in Italia. Per ottenere un prestito personale, invece, occorre dimostrare di essere in grado di restituire alle scadenze stabilite (le rate mensili) la somma ottenuta in prestito.

Un consumatore ricorre a un prestito personale per farsi finanziare importi variabili in media tra un minimo di 1.000 euro e un massimo di 30.000 euro. Liquidità da rimborsare con tempi che vanno da un minimo di 12 mesi fino a un massimo di 120 mesi (10 anni)

Il prestito personale è un prodotto finanziario flessibile. Ha infatti una gamma di impiego molto ampia, per i già svariati bisogni personali o della famiglia: dalla ristrutturazione casa alla vacanza, dal matrimonio all’acquisto di una nuova lavatrice.

Come funziona il prestito personale?

Un consumatore può richiedere un prestito personale a una banca, o a una società finanziaria. Se il richiedente soddisfa i requisiti di reddito e ha una affidabilità creditizia, allora l’istituto eroga la somma di denaro richiesta, con un accredito, in un’unica soluzione, sul conto corrente bancario o postale indicato. 

Questa somma sarà poi restituita dal consumatore a medio termine (massimo 10 anni), con applicato un tasso di interesse che è concordato alla stipula del contratto. Il prestito personale può essere restituito in un’unica soluzione o con pagamenti rateali ogni mese. 

Un prestito personale non è collegato all’acquisto di un bene o servizio. Una volta che la domanda è accettata, la banca o la finanziaria accreditano l’importo al consumatore, che ne dispone come meglio preferisce.

Che tipi di prestito esistono?

Ci sono numerosi tipi di prestito a disposizione di un consumatore: c’è il prestito personale, il finanziamento e la cessione del quinto di stipendio o pensione. E poi ci sono altre forme di prestito:

  • carta di credito;
  • prestito green;
  • linea di credito;
  • fido del conto corrente;
  • prestito cambializzato;
  • anticipo della liquidazione o TFR - TFS.

Qual è la differenza tra un prestito e un finanziamento?

La differenza tra un prestito personale e un finanziamento è nella modalità di erogazione della liquidità richiesta:

  • nel caso del prestito personale, la somma di denaro è erogata direttamente sul conto corrente del consumatore (viene appunto versata una somma di denaro) che poi ne dispone per la sua esigenza;
  • nel caso del finanziamento o prestito finalizzato, il richiedente sottoscrive un contratto presso il venditore del bene che intende acquistare e l’erogazione avviene direttamente al commerciante, che per contro consegna il bene al richiedente.
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Come richiedere un prestito?

Per avere accesso al credito con la formula del prestito personale, è necessario presentare un’apposita domanda alla banca o alla finanziaria che si è scelta, la quale procederà nell’istruttoria con un’analisi del merito creditizio, attraverso la quale verificherà: 

  • il reddito dichiarato;
  • l’impatto della rata del prestito sul reddito mensile netto; 
  • la sua sostenibilità sul bilancio familiare;
  • la storia creditizia del richiedente per eventuali finanziamenti precedenti.

Questi controlli sono raccomandati dalla Banca d’Italia al fine di evitare forme di sovraindebitamento, che sono causa di insoluti, con pesanti ricadute sul tessuto sociale ed economico.

Completate le verifiche, la banca o la finanziaria predispone il contratto e lo sottopone al richiedente del prestito personale per la firma. Poi si procede con l’erogazione della somma richiesta direttamente sul conto corrente indicato.

Cosa valuta la banca prima di concedere un prestito?

Una banca o una società finanziaria concedono un prestito personale dopo aver valutato la capacità di generare un reddito da parte del richiedente. Per questo motivo, richiedono la seguente documentazione:

  • busta paga per il dipendente;
  • Modello Unico per l’autonomo o il libero professionista;
  • cedolino pensione per il pensionato.

Una volta sottoscritto il contratto di prestito personale, il consumatore si impegna al pagamento delle rate mensili, senza la necessità di dover rilasciare ulteriori garanzie, come nel pegno (beni mobili, titoli, polizze vita), o senza vincolare beni immobili, come nei mutui ipotecari.

In sintesi, il consumatore può avere accesso al prestito personale se dimostra una affidabilità creditizia e reddituale, in linea con la richiesta.

Per importi elevati, la banca o la finanziaria può chiedere la presenza di un garante, una figura terza che intervenga rendendosi disponibile nel coprire il debito, nel caso in cui venissero meno i pagamenti del contraente principale del contratto del prestito personale.

Requisiti e verifiche

I requisiti per richiedere un prestito personale sono anzitutto anagrafici

  • essere maggiorenne; 
  • essere residente in Italia. 

Per gli stranieri, è necessario un regolare permesso di soggiorno. 

Poi ci sono i requisiti reddituali come, per esempio, la busta paga nel caso di un dipendente, o la dichiarazione dei redditi per un lavoratore autonomo e libero professionista, o il cedolino dell’INPS nel caso di un pensionato. 

Un altro requisito fondamentale per chi si appresta a richiedere un prestito personale è l’essere un buon pagatore. Questa caratteristica è valutabile dalla banca o dalla finanziaria che eroga il prestito attraverso: 

  • la consultazione delle banche dati, sia quelle private, aderenti al Sistema Informatico Centralizzato o SIC (Crif, Experian, C.T.C e SIA);
  • l’interrogazione delle banche dati pubbliche gestite dalla Banca d’Italia (Centrale Rischi e Centrale Rischi Importi Contenuti). 

Qualsiasi richiesta di finanziamento comporta infatti la verifica di eventuali criticità (tipiche dei cattivi pagatori) come:

  • ritardi nei pagamenti; 
  • finanziamenti insoluti; 
  • protesti.

Tali criticità determinano immediatamente un rigetto della richiesta. Per contro, la presenza di prestiti pagati regolarmente sarà invece un elemento fondamentale per l’approvazione della richiesta, essendo un’indicazione favorevole circa l’aspettativa del buon fine dei pagamenti per l’istituto erogante.

Tempi di erogazione di un prestito

Mentre i prestiti finalizzati possono essere erogati solo ed esclusivamente in presenza dell’acquisto di un bene o servizio, i prestiti personali (non finalizzati) possono essere erogati nel giro di 10-15 giorni al massimo. Dalla presentazione della domanda alla banca o alla società finanziaria, in media nell’arco di due settimane i soldi possono essere accreditati sul conto corrente. I tempi sono, invece, un po’ più lunghi (20-25 giorni) se si opta per la cessione del quinto dello stipendio o della pensione.

Ultimo aggiornamento marzo 2024