logo segugio.it
Chiama gratis 800 999 555 Chiama gratis 800 999 555

La primavera dei prestiti è già iniziata

I tassi di interesse sulle nuove erogazioni di prestiti a famiglie e imprese mantengono valori contenuti anche a febbraio. In calo le sofferenze bancarie, i crediti nei confronti di soggetti in stato d’insolvenza. Scopriamo di più nell'articolo dedicato.

Pubblicato il 29/03/2017

Aggiornato il 29/01/2018

sagome su sfondo verde
Prestito

Lo stato di salute del nostro mercato del credito arriva ancora una volta dai dati forniti dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, che come ogni mese effettua un’analisi approfondita sui prestiti concessi in Italia.

Dalle misurazioni effettuate a fine febbraio emerge che i finanziamenti a famiglie e imprese sono in crescita dell’1,8% su base annua, un risultato migliore rispetto al +1,5% del mese precedente. Dunque i risultati dell’Associazione confermano il trend positivo già rilevato nel 2016.

In calo le sofferenze nette, i crediti nei confronti di soggetti in stato d’insolvenza calcolati al netto delle svalutazioni, i cui volumi sono i più bassi dal giugno 2014. Attualmente si sono ridotte a 77,8 miliardi di euro, 9 miliardi di euro in meno rispetto alla cifra rilevata a fine dello scorso anno (86,8 miliardi) e -12% sul picco di novembre 2015.

Dal bollettino emerge l’ottima performance dei tassi di interesse sulle nuove erogazioni, visto che a febbraio il valore medio ponderato sul totale dei prestiti è risultato pari al 2,85%. La percentuale si conferma quale nuovo minimo storico, scendendo dello 0,02% rispetto al 2,87% di gennaio (6,18% a fine 2007). Stessa situazione per quel che riguarda il tasso sui nuovi finanziamenti alle società non finanziarie che ha raggiunto la soglia dell’1,45%, anche qui la cifra più bassa mai registrata (1,56% il mese precedente; 5,48% a fine 2007).

Per quanto riguarda i prestiti per l'acquisto delle abitazioni, l’ABI ha misurato un interesse pari al 2,13%, un valore che sintetizza l'andamento sia dei prodotti indicizzati che di quelli a tasso fisso. Sono proprio i mutui a tasso fisso che hanno costituito quasi i due terzi sul totale delle nuove erogazioni: nell'ultimo mese la loro percentuale è risultata pari al 78,9%, contro il 77,9% di gennaio 2017 e il 74,7% di dicembre 2016.

Un riscontro sui tassi arriva anche dall’Osservatorio di Prestitionline.it. Nei primi due mesi dell’anno il portale ha rilevato dalle proprie simulazioni una media dell’8,98% per i tassi dei prestiti finalizzati, miglior valore della serie storica dopo l’8,92% del precedente semestre, e del 10,49% per quelli personali, tornati ai livelli pre-crisi del 2008.

Ricordiamo che il verticale dedicato ai Prestiti di Segugio.it ha un’apposita sezione in cui vengono presentati i migliori prestiti attualmente sul mercato: in essa si trovano i prodotti più convenienti del giorno in base alle diverse finalità di finanziamento.

Ipotizzando al 20 marzo l’acquisto di una vettura usata da parte di un cliente-tipo della provincia di Reggio Emilia – 36enne che finanzia 10.000 euro da restituire in 60 mesi – si scopre la convenienza della Banca della Provincia di Macerata che con Prestito On Line consente di pagare una rata mensile di 188,71 euro, al Tan fisso del 5% e Taeg del 6,07%. L’Istituto pratica costi di istruttoria pari a 200 euro e una spesa per imposte di 16 euro; il prestito è destinato a lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e pensionati residenti in Italia con età massima al termine del finanziamento di 75 anni. Tutti i clienti devono essere intestatari di conto corrente, con l’erogazione del bonifico che avverrà entro 4 giorni lavorativi dal ricevimento del contratto sottoscritto in originale e corredato dai documenti richiesti. Non è prevista alcuna assicurazione sul finanziamento: alla fine dei 5 anni il totale rimborsato ammonterà a 11.338,74 euro.

Vantaggiosa anche la soluzione di Agos che con Credito Personale propone una quota mensile di 192,63 euro (Tan 5,85%, Taeg 6,11%). A differenza del precedente prodotto, prevede zero costi di istruttoria, mentre si pagano 16 euro di imposte e 2 euro di spese annuali. Alla fine dei 60 mesi il cliente restituirà 11.581,88 euro.

A cura di: Paola Campanelli

Come valuti questa pagina?

Valutazione media: 5 su 5 (basata su 1 voto)

Articoli correlati