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Prestito vitalizio, in arrivo il regolamento

Pubblicato il 17/12/2015

Aggiornato il 06/07/2020

Prestito vitalizio, in arrivo il regolamento

Il regolamento ministeriale attuativo delle disposizioni sul prestito vitalizio ipotecario è alle porte, dal MiSe - Ministero per lo Sviluppo Economico -  arrivano conferme sulla sua emanazione entro fine anno.

La riforma del Prestito Vitalizio è diventata legge il 6 maggio 2015 e compito del MiSe è di adottare, con proprio decreto, un regolamento nel quale sono stabilite le regole per l’erogazione ed il funzionamento dei prestiti vitalizi ipotecari entro tre mesi dall’entrata in vigore delle nuove disposizioni, previo accordo con l'Associazione Bancaria Italiana (ABI) e le Associazioni dei Consumatori.

Dal 2016, quindi, potrebbe essere possibile per gli over 60 avere un’alternativa alla vendita della nuda proprietà per ottenere subito un finanziamento. Saranno poi gli eredi a scegliere se riscattare o vendere l’immobile per saldare il prestito.

Il prestito vitalizio si ottiene mettendo una garanzia ipotecaria sull’immobile in cui si ha la residenza e non si deve alcun rimborso per tutta la durata della propria vita. È possibile estinguere il prestito in qualsiasi momento e diminuire gli interessi con dei pagamenti rateali, un po’ come avviene con il mutuo.

Il regolamento non ha tralasciato le norme in caso di comproprietà dell’immobile, in questo caso il prestito è legato alla vita di entrambi i coniugi. Saranno poi gli eredi a decidere liberamente se tenere la casa e saldare il debito residuo oppure metterla in vendita e con il ricavato saldare il debito e tenere la differenza o cederla all’istituto di credito. Questa operazione deve avvenire entro un anno dalla successione.

La legge prevede che la somma da rimborsare non dovrà mai superare quella del valore commerciale dell’immobile al momento della successione. Oggetto del prestito saranno solo immobili residenziali facilmente commerciabili che risultano essere la prima casa del proprietario, il quale dovrà garantire la manutenzione ordinaria del bene, mentre per quella straordinaria servirà l’approvazione scritta di chi ha erogato il finanziamento.

L’importo del prestito vitalizio viene calcolato sull’analisi di due elementi: il valore di mercato dell’immobile e l’età del richiedente. Più alta sarà l’età e maggiore sarà l’importo finanziato. Tale cifra dovrà essere comunque compresa fra un minimo del 15% ed un massimo del 50% del valore del bene. I tassi d’interesse applicati rispecchiano quelli dei mutui: tasso fisso, variabile, ecc.

Per i parlamentari che hanno rivolto l’interrogazione, la legge è nata dalla necessità di facilitare l'accesso al credito delle famiglie e del settore immobiliare in un momento storico caratterizzato da un’elevata contrazione del numero di compravendite di immobili e una crescente difficoltà di famiglie e imprese di poter disporre di liquidità.

I parlamentari hanno evidenziato, inoltre, che la mancata attuazione del regolamento provocherebbe un ritardo da parte degli istituti bancari nel proporre ai propri clienti il prestito vitalizio e quindi non potrebbero usufruire dei benefici previsti dalla nuova legge nei tempi previsti.

La bozza del decreto ministeriale è stata trasmessa alla Sezione competente del Consiglio di Stato, per il rilascio del parere di rito. La Sezione ha evidenziato che si sono correttamente acquisiti i pareri delle delegazioni delle Associazioni dei Consumatori e dell’ABI ed ha accolto le loro osservazioni rilasciando a sua volta parere favorevole con osservazioni. Il giudizio espresso dall'organo consultivo è positivo, quindi ora non ci resta che sperare in un buon Capodanno.

A cura di: Orsola Mallozzi

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