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Sgravi fiscali 2016 per le abitazioni: bonus ristrutturazioni ed ecobonus

Pubblicato il 22/02/2016

Aggiornato il 24/02/2016

Sgravi fiscali 2016 per le abitazioni: bonus ristrutturazioni ed ecobonus

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’aggiornamento della guida sugli sgravi fiscali per il 2016 sugli interventi di ristrutturazione edilizia e sull’efficienza energetica.

La guida spiega le novità introdotte dalla nuova legge di Stabilità 2016 che ha prorogato anche per quest'anno il bonus del 50% per chi ristruttura la propria abitazione e del 65% per chi aumenta il livello di efficienza energetica dell’immobile.

Le misure saranno in vigore, con le percentuali attuali, fino al 31 dicembre 2016, dopo questa data, non sarà più possibile usufruire della maggiore detrazione Irpef del 50%, fino al limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Dal 1° gennaio 2017 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare.

Importanti sono le novità contenute nel testo di legge approvato dal Parlamento per l’anno in corso, ad esempio la detrazione al 65% è stata estesa anche agli enti di gestione delle case di edilizia residenziale pubblica e gli ex Iacp, in questo modo potranno contare su un fondo di 170 milioni di euro per le manutenzioni.

Nel caso in cui non si abbia sufficiente capienza fiscale, il credito d'imposta riconosciuto per gli interventi di efficienza energetica potrà essere ceduto dai singoli contribuenti alle imprese edili che hanno effettuato i lavori di ristrutturazione  sulle parti comuni del condominio.

Altra novità importante riguarda l’aumento della tipologia di interventi detraibili legati all'efficientamento energetico delle abitazioni. L’Ecobonus, che fino all’anno scorso era previsto per interventi strutturali o per installazione di nuovi impianti, quest’anno è stato esteso anche alle soluzioni domotiche, che consentono il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda e climatizzazione.

Altra opportunità di risparmio riguarda chi intende vendere casa dopo aver chiesto il bonus: da quest’anno si potrà usufruire delle agevolazioni fiscali anche nei casi in cui si decide di comprare subito un nuovo immobile, dopo aver già fruito degli sgravi tributari, senza prima aver venduto il precedente, a condizione che la prima casa acquistata in precedenza venga alienata entro un anno dall’atto di acquisto della successiva.

La legge di Stabilità 2016 ha poi prorogato anche il cosiddetto bonus mobili, la detrazione del 50% su un limite di spesa di 10.000 euro, ripartita in 10 quote annuali di pari importo, prevista per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni). In base alla nuova normativa, il bonus resta immutato ed è legato ai lavori di ristrutturazione. Per ottenere lo sgravio fiscale, infatti, l’inizio dei lavori degli interventi di ristrutturazione deve essere antecedente alla data del pagamento dei mobili e dei grandi elettrodomestici. Sono detraibili le spese documentate e sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2016. La somma spesa per i lavori di ristrutturazione influisce sulla possibilità e sulla percentuale del bonus.

Il Governo ha introdotto un ulteriore bonus destinato alle coppie under 35 che siano conviventi o sposate da almeno 3 anni che decidono di acquistare casa. Per loro non c’è il vincolo della ristrutturazione. Il tetto massimo di spesa in questo caso è più alto, arriva a 16.000 euro, con uno sconto del 50% da ripartire in 10 anni.
I due bonus però non sono cumulabili.

Non è solo il proprietario dell’immobile a poter usufruire dello sgravio fiscale, ma anche l’usufruttuario o il coniuge convivente.

Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare la guida sugli sgravi fiscali scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

E se invece vi fosse la necessità di un prestito per ristrutturazione casa, si può fare un confronto dei migliori finanziamenti disponibili sul mercato su PrestitiOnline.it.

A cura di: Orsola Mallozzi

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