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Prestiti: ancora su in ottobre, grazie ai tassi bassi

Pubblicato il 21/11/2019

Aggiornato il 22/11/2019

Prestiti: ancora su in ottobre, grazie ai tassi bassi

Mercato del credito sempre vivace, di riflesso alla permanente condizione favorevole dei tassi: in ottobre le interrogazioni registrate sul Sistema di Crif relative alle richieste di prestiti delle famiglie (nell’aggregato prestiti personali e finalizzati) sono aumentate del 3,5% annuo. Una progressione che acquisisce maggiore significato se – come ricorda il Barometro - consideriamo che già nell’ottobre dello scorso anno le richieste di prestiti avevano segnato un robusto aumento: trova quindi conferma la dinamica positiva in atto dall’inizio del 2019. Tutti i valori sono ponderati, al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi nel mese considerato. 

La locomotiva dei prestiti finalizzati

La performance del comparto è interamente riconducibile alla componente dei prestiti finalizzati, che ha segnato un +7,6%. Contestualmente le richieste di prestiti personali sono diminuite dell’1,2%, ricalcando il trend negativo di settembre. Nonostante la crescita complessiva registrata dal comparto, l’importo medio richiesto (sulla base dell’aggregato prestiti finalizzati e personali), a ottobre ha accusato un calo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (-2,6%) per assestarsi a 9.419 euro. Più nello specifico, per quanto riguarda i prestiti finalizzati l’importo medio chiesto ha raggiunto il valore di 6.571 euro. Quello dei prestiti personali si è invece attestato a 12.976 euro, sostanzialmente in linea con quanto visto nell’ottobre 2018.

Importo medio scende per acquisti di valore più contenuto

“Le richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane sono crescite - ha commentato al riguardo Simone Capecchi, executive director di Crif - anche ad ottobre, trainate dalla vivacità dei prestiti finalizzati mentre i prestiti personali hanno fatto segnare una nuova battuta d’arresto”. Tuttavia, ha spiegato, “la maggior incidenza dei finanziamenti per l’acquisto di prodotti di beni e servizi, che si caratterizzano per un valore più contenuto, fa sì l’importo medio continui a diminuire”. E infatti, per quanto riguarda la distribuzione delle richieste per fasce di importo, la rilevazione di ottobre evidenzia una crescita di +1,6 punti percentuali per la classe al di sotto dei 5mila euro, che per altro resta maggioritaria con una quota pari al 44,8% del totale.

La foto dei prestiti per fasce di importo

La fotografia dell’intero aggregato vede al secondo posto la fascia dei prestiti compresi tra 10.001 e 20mila (23,2%), seguita da quella tra i 5.001 e 10mila (19,5%). Più distanti quelle che hanno come oggetto importo più ampi: 20.001-35mila con il 9,7%, 35.001-75mila con il 2,5% e c’è, infine, lo 0,5% che contempla importi superiori alla soglia dei 75mila euro. Per quanto riguarda i singoli comparti: nei prestiti finalizzati il 60,2% delle richieste riguarda importi al di sotto dei 5mila euro, mentre nei prestiti personali è la classe compresa tra 10.001 e 20mila euro quella con la maggiore incidenza, pari al 28,1% del totale. 

La durata preferita è quella dei cinque anni

L’analisi della distribuzione delle richieste di prestiti per durata del finanziamento conferma che, anche in ottobre, la classe in cui si sono concentrate le preferenze è quella superiore ai 5 anni, con il 27,3% del totale. Nei prestiti finalizzati invece le richieste si sono concentrate principalmente nella fascia di durata inferiore ai 12 mesi (23,6% del totale), mentre per i prestiti personali le preferenze si stanno indirizzando sempre di più sui piani di rimborso superiori ai 5 anni, che arrivano a spiegare il 46,0% del totale. Osservando la distribuzione delle richieste in relazione all’età del richiedente, l’ultimo Barometro Crif evidenzia come in ottobre sia stata la fascia tra 45 e 54 anni a risultare maggioritaria, con una quota del 25,4% del totale, seguita da quella 35-44 anni con il 22,3%.

Capecchi: l’open banking novità destinata a cambiare l’offerta

“In un contesto di mercato disteso, caratterizzato da livelli di rischiosità molto contenuti e da un costo del denaro estremamente favorevole, le aziende di credito possono soddisfare le esigenze dei consumatori con processi digitali che consentono di gestire la richiesta di un prestito ‘real-time’ in pochi passaggi” ha affermato ancora Simone Capecchi, secondo cui “l’affermarsi dei paradigmi dell’Open Banking non potrà che favorire questa tendenza e per gli operatori risulterà indispensabile non solo proporre ai propri clienti un’offerta appetibile, ma anche garantire la migliore customer experience. Sta quindi all'industria finanziaria nel suo complesso raccogliere la sfida e attrezzarsi per soddisfare le esigenze di clienti che sempre più mostrano la preferenza verso processi veloci, semplici e digitali nonché servizi non tradizionali”. Tecnologia e rete sono comunque già a fianco dei risparmiatori, che possono consultare i migliori prestiti personali nella sezione dedicata su Segugio.it.

A cura di: Fernando Mancini

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