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Assicurazione vita

L'assicurazione sulla vita è una polizza obbligatoria per i lavoratori e i dipendenti che vogliono accedere a un prestito finanziario. I vantaggi sono sia per il richiedente che per l'istituto finanziario.

ombrello copre una famiglia da un fulmine
Alcuni dettagli sull'assicurazione vita

L’assicurazione sulla vita copre il rischio di decesso del destinatario del prestito ed è, infatti, obbligatoria per chi desidera richiedere un finanziamento con cessione. Solitamente non è obbligatorio sottoscrivere alcuna polizza per poter accedere a un prestito personale, la scelta è facoltativa e dipende esclusivamente  dalla volontà del richiedente, ma diventa essenziale, su disposizione di legge, nel caso di prestito con cessione del quinto dello stipendio o della pensione.

I lavoratori dipendenti, dunque, sono tenuti a sottoscrivere una polizza che copra il rischio vita assieme al prestito stesso. Infatti, a questa tipologia di assicurazione, il cliente può unire l’assicurazione impiego, un’altra polizza utile per ottenere un prestito personale e obbligatoria in caso di finanziamenti dipendenti. Questa, però, non è da sottoscrivere se si è pensionati poiché tutela il rimborso del prestito dalla perdita del posto di lavoro del cliente.

In questo modo la banca protegge se stessa e assicura maggiore sicurezza ai familiari del richiedente in caso di decesso: infatti, in caso il firmatario venga a mancare, le rate rimanenti non dovranno essere estinte dagli eredi del cliente – come in caso di mancanza della polizza – ma dall’istituto assicurativo che copre l'operazione.

Il costo della polizza varia in base a età e sesso del richiedente, diventando più caro e incisivo quanto più ci si avvicina all'età di premorienza statistica: nel caso della Cessione del quinto il premio della polizza incide sul costo finale del prestito, quindi è consiglliabile al cliente richiedere più preventivi, per  confrontarne il TAEG con lo scopo di selezionare l’opzione più conveniente. Attenzione: nei prestiti personali la polizza vita è facoltativa e, come tale, non rientra nel TAEG, ma la banca o la finanziaria ne deve indicare il relativo costo nelle note informative precontrattuali.

Ultimo aggiornamento novembre 2021

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