Come ottenere un prestito
Chi può ottenere un prestito, quali documenti sono necessari per la domanda, quali requisiti occorre soddisfare per procedere con la richiesta della somma di cui si ha bisogno. È opportuno avere chiari anche i criteri che le banche adottano per valutare una richiesta di finanziamento.
Come aumentare la probabilità di ottenere un prestito? Quali parametri e criteri valuta una banca o una società finanziaria per concedere o meno la somma richiesta? Quali sono i documenti necessari per la pratica? Sono gli interrogativi a cui proveremo a rispondere. Prima però è utile tenere presente che, per evitare che il pagamento della rata sia troppo gravoso rispetto al reddito, con un comparatore online c’è la possibilità di calcolare la rata del prestito così da avere le idee più chiare sulle diverse soluzioni disponibili sul mercato. Senza trascurare il fatto che, una durata più lunga del prestito abbassa l’importo della rata, ma fa alzare il tasso di interesse.
Chi può richiedere un prestito?
Tutti possono richiedere un prestito ammesso che ci siano le condizioni economiche per restituire l’importo finanziato. Prima di concedere un finanziamento, la banca o la società finanziaria verificano il merito creditizio del richiedente. Di che cosa si tratta? Il merito creditizio è la capacità del cliente di restituire la somma ottenuta in prestito alle scadenze stabilite dal contratto di finanziamento. In sostanza, può essere richiesta:
- la busta paga;
- la dichiarazione dei redditi;
- il cedolino della pensione.
Inoltre banca e società finanziaria raccolgono informazioni sul richiedente alla Centrale dei rischi di Banca d’Italia o in quelle private su finanziamenti ottenuti in passato, eventuali ritardi o insolvenze nei pagamenti delle rate precedenti.
I richiedenti di un prestito possono essere giovani e anziani, lavoratori dipendenti o pensionati, precari o liberi professionisti, dipendenti pubblici o stranieri con regolare permesso di soggiorno. Ciò che conta è che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 75 anni, siano residenti in Italia e siano intestatari di conto corrente.
Le ragioni per le quali si richiede un prestito sono numerose. I casi più frequenti sono: per ristrutturare casa, per acquistare un’auto o una moto (nuovo o usata), per l’arredamento di casa o lo spese mediche, per liquidità o consolidamento di debiti, per comprare articoli di elettronica o per il matrimonio, per l’istruzione (la laurea o il master) o per l’estetica e il benessere personale. Com’è evidente, il ventaglio di motivi per i quali si chiede un finanziamento può essere molto ampio.
Quali documenti servono per richiedere un prestito?
Nella documentazione per richiedere un prestito ci devono essere quelli necessari per valutare il reddito e il patrimonio del richiedente:
- il Modello Unico Persone Fisiche per lavoratori autonomi e liberi professionisti;
- la busta paga e la Certificazione Unica per i dipendenti;
- il Modello OBIS-M (il riepilogo dei contenuti economici della pensione) e la Certificazione Unica emessa dall’INPS per i pensionati.
Servono poi i documenti anagrafici:
- carta di identità, o passaporto o patente di guida;
- tessera sanitaria con il codice fiscale;
- per gli stranieri anche carta o permesso di soggiorno.
A seconda delle esigenze istruttorie le banche o le finanziarie possono richiedere documentazione integrativa:
- le utenze domestiche intestate per la conferma dell’indirizzo di domicilio;
- i preventivi relativi all’acquisto o al servizio che si vuole finanziare.
Un altro requisito indispensabile per ottenere un prestito è l’aver pagato regolarmente i finanziamenti stipulati nel passato, perché le segnalazioni riportate nei Sistemi di Informazioni Creditizie (le cosiddette banche dati) danno una certificazione di affidabilità da buon pagatore, che è una condizione preferenziale per l’approvazione del finanziamento.
Quali sono i requisiti per ottenere un prestito?
Per poter ottenere un prestito è necessario possedere dei requisiti oggettivi e verificabili sia quando si presenta la richiesta, sia nella fase finale di erogazione del prestito. Avere un reddito dimostrabile è la prima condizione necessaria da soddisfare: su questo parametro si valuta l’incidenza della rata sul reddito e, quindi, anche l'importo massimo del prestito erogabile.
Se la rata risulterà troppo onerosa rispetto al reddito, è molto probabile che il prestito sia giudicato a rischio e, di conseguenza, rifiutato. A meno che non si offrano altre garanzie alla banca o alla società finanziaria. Di solito, queste ultime valutano i redditi generati:
- da lavoro autonomo, come nel caso di artigiani e commercianti;
- da libera professione (avvocati, ingegneri, commercialisti, architetti, medici);
- da lavoro dipendente sia pubblico che privato, meglio se con contratto a tempo indeterminato;
- da pensione.
Oltre ad avere un reddito dimostrabile, altri requisiti necessari per ottenere un prestito sono:
- avere un’età compresa fra i 18 e i 75 anni;
- essere residenti in Italia;
- essere titolari di un conto corrente per l’accredito del prestito.
Cosa valuta la finanziaria?
Sono tre i fattori che una società finanziaria o una banca valutano prima di concedere o meno un prestito. Primo, l’affidabilità creditizia e solvibilità del richiedente. Viene analizzata la capacità o meno di poter onorare l’importo richiesto sulla base del reddito. Così come la storia creditizia del richiedente con dati e informazione forniti dalla Centrale Rischi Finanziari attraverso la quale si può accertare:
- la presenza di eventuali protesti;
- il rimborso di eventuali prestiti chiesti e ottenuti in precedenza.
Alla luce di questo quadro si valuta se ci siano o meno i presupposti per un parere positivo o negativo alla richiesta di prestito.
Il secondo fattore sono i requisiti anagrafici. Come già accennato, occorre essere maggiorenni e non avere più di 75 anni. Quest’età massima non è un obbligo di legge, ma una tendenza: di solito banche e società finanziarie non sono molto propense a concedere finanziamenti a over 75, ma ci possono essere delle eccezioni. L’essere residenti in un Comune sul territorio italiano è un altro requisito fondamentale. Così come l’essere titolare di un conto corrente bancario o postale su cui poter accreditare la somma del prestito e da cui ricevere i pagamenti delle rate mensili.
Il terzo elemento decisivo nella valutazione di una banca o finanziaria è la proporzione tra somma richiesta e situazione reddituale del richiedente. Detto altrimenti: non è mai concesso un importo superiore ai redditi dimostrabili a meno che non si abbia un garante che offra solide garanzie di onorare il pagamento. Per non mettere in sofferenza il richiedente del prestito, la norma è che la rata mensile del piano di rimborso non superi al 30-35% del reddito netto mensile. Per cui, a fronte di uno stipendio o una pensione di 1.500 euro netti al mese, la rata mensile sarà di 500-525 euro al massimo.
Quanto tempo serve per i controlli e l’erogazione del prestito?
I tempi che servono per i controlli e la concessione del prestito variano da banca a banca, da finanziaria a finanziaria; così come dall’importo richiesto, dalla situazione reddituale del richiedente e dalla sua affidabilità creditizia. Ma, in linea generale, possiamo dire che, dal momento in cui si presentano tutti i documenti richiesti, i tempi tecnici per l’istruttoria del prestito personale sono in media di 10-15 giorni. Poi c’è la firma del contratto e l’erogazione della somma richiesta. Nel complesso nell’arco di 20-25 giorni, i soldi possono essere disponibili sul conto corrente del richiedente.
Ultimo aggiornamento marzo 2024
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