Auto: nell’Ue accelerano le vendite di elettriche e ibride

La svolta ambientalista del mercato dell’auto europeo è sempre più chiara: nel primo trimestre di quest’anno la quota di mercato dei veicoli elettrici ibridi è aumentata sensibilmente, arrivando a rappresentare una fetta pari al 25,1% delle vendite di vetture effettuate nell'Unione Europea (20,9% del primo trimestre 2021). Lo rende noto l’Acea, l’Associazione dei produttori di auto europei, sottolineando che nel periodo sono cresciute anche le immatricolazioni totali di veicoli nuovi a ricarica elettrica, mentre quelli alimentati a benzina hanno continuato a perdere terreno. Oggi, dunque, l’insieme delle vendite di elettriche e ibride avvicinano di molto la quota coperta dai veicoli a benzina.

I veicoli elettrici soppiantano gli ibridi plug-in

I veicoli elettrici a batteria hanno quasi raddoppiato la loro quota di mercato rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso: ora rappresentano il 10% di tutte le vendite, superando gli ibridi plug-in, che coprono una quota dell'8,9% del mercato Ue. I veicoli alimentati a diesel e a benzina, invece, hanno continuato ad arretrare, anche se bisogna sottolineare che le vendite di auto alimentate a combustibili fossili continuano a dominare la scena, con una quota complessiva del 52,8% del mercato.

Il crollo del diesel e delle auto a benzina

Nei primi tre mesi, le immatricolazioni di auto diesel nell'Ue hanno continuato la loro traiettoria discendente, registrando una contrazione del 33,2% a 378.009 unità. La loro quota di mercato si è ridotta di altri 5,3 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Tutti i mercati hanno registrato perdite significative, compresi i quattro principali: dalla Francia (-44,1%) all’Italia (-39,2%), dalla Spagna (-30,8%) alla Germania (-20,2%). Allo stesso modo, la quota delle auto a benzina si è contratta notevolmente, passando dal 40,8% al 36%. Nonostante questo calo, le auto alimentate a benzina sono ancora le più apprezzate dagli automobilisti in termini di volumi (808.039 unità).

È dell’Italia l’unico segno negativo per le vetture BEV

Nel primo trimestre le vendite di veicoli elettrici a batteria (BEV) sono aumentate del 53,4% a 224.145 unità. Molti mercati hanno registrato guadagni percentuali a tre cifre, con la Romania che ha registrato la crescita più forte (+408%). Dei quattro maggiori mercati dell’area, la Spagna ha registrato l'aumento più netto (+110,3%), seguita da Francia (+42,7%) e Germania (+29,3%). L'Italia è stato l'unico mercato dell'Ue a registrare un calo delle vendite di BEV (-14,9%). Le immatricolazioni di veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV) sono diminuite del 5,3% in tutta l'Unione. Nonostante ciò, i PHEV hanno comunque ampliato la loro quota di mercato complessiva a causa del calo delle vendite di auto a benzina e diesel. La performance dei PHEV è disomogenea nei quattro mercati chiave: Germania e Francia hanno registrato cali (rispettivamente -13,2% e -6,1%), mentre Spagna e Italia hanno registrato una solida crescita (+46,3% e +18,9% rispettivamente).

Male le auto a gas, crescita a tripla cifra per le GPL

Con 563.030 auto vendute da gennaio a marzo, i veicoli elettrici ibridi (HEV) hanno rappresentato il tipo di propulsione (dopo la benzina) più diffuso in termini di volume, con un aumento del 5,3%. Con l'eccezione dell'Italia (-6,3%), tutti i principali mercati dell’area hanno contribuito al positivo andamento. Le vendite di veicoli a gas naturale (NGV) hanno continuato la loro tendenza negativa, registrando un altro calo a doppia cifra (-56%). In forte crescita, invece, i veicoli alimentati a GPL (+48,6%), contando 67.717 unità immatricolate. Questo aumento è stato trainato principalmente da guadagni percentuali a doppia e persino tripla cifra in tutti e quattro i mercati chiave: Germania (+287,7%), Francia (+76,6%), Spagna (+41,5%) e Italia (+17,3).