Cambio di rotta per i prestiti: inizia la discesa dei tassi
La discesa è iniziata. Dopo le titubanze dei mesi scorsi, anche per i prestiti personali le condizioni iniziano a diventare più favorevoli per chi si finanzia. Anche se resta un ampio spettro di offerte tra le quali scegliere la più adatta ai propri bisogni.
L’8,76% di media e il 7,40% come migliore condizione di mercato. L’ultimo Osservatorio di Segugio.it rivela che i tassi dei prestiti hanno imboccato la strada dei ribassi. Fin qui la Banca centrale europea non ha ancora avviato l’allentamento monetario, ma il mercato comincia a scontare questa prospettiva, inevitabile se l’inflazione resterà sui livelli registrati negli ultimi mesi. Uno scenario che renderà più agevole e anche meno costoso l’accesso ai finanziamenti da parte degli italiani.
Si restringe il differenziale con le cessioni del quinto
Andiamo con ordine. Nel corso dell’ultimo trimestre, il miglior Taeg dei prestiti erogati è sceso di 24 punti base, mentre quelli relativi ai diversi beneficiari della cessione del quinto (lavoratori pubblici, lavoratori privati e pensionati) hanno continuato a salire. Con il risultato che, pur confermandosi questa seconda opzione meno costosa dei prestiti personali, vi è una riduzione del differenziale.
Se si guarda ai tassi medi, quello dei prestiti personali è sceso di 26 punti base, mentre l’andamento delle cessioni del quinto è discordante tra le diverse categorie di beneficiari. Anche in questo caso, comunque, la tendenza è a una riduzione dello spread.
Queste evidenze andranno monitorate nei prossimi mesi per capire se si tratta di fatti isolati o di un percorso destinato a rafforzarsi.
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Tra le finalità sale il consolidamento, scende la liquidità
Per quali ragioni gli italiani richiedono un prestito personale? Al primo posto c’è sempre la liquidità, ma il 27,1% del totale indica un calo di 1,4 punti percentuali rispetto al quarto trimestre 2023 e di quasi quattro punti percentuali in confronto a luglio-settembre. Va ricordato che questa opzione lascia le mani libere a chi riceve il prestito in merito al suo utilizzo, ma tendenzialmente è anche la più costosa (8,97% di Taeg medio nel corso del quarto trimestre 2023 contro l’8,60% del prestito per ristrutturare casa e l’8,51% per l’automobile usata), dunque il calo potrebbe essere letto alla luce della difficile congiuntura che stiamo attraversando.
La stessa ragione potrebbe essere alla base del balzo in avanti registrato dal consolidamento, che nel primo trimestre avanza, arrivando al 19,1% del totale. Questa opzione consente di fare ordine tra diverse esposizioni debitorie in corso.
Al secondo posto, tra le due finalità fin qui citate, resta l’auto usata, che prosegue nella sua crescita per gradi (in linea con l’andamento del mercato automobilistico), arrivando al 19,5% delle richieste di prestiti.
Segue poi la ristrutturazione della casa, in forte calo evidentemente per la stretta ulteriore decisa dal governo in merito al Superbonus. Troviamo poi, nell’ordine, arredamento, spese mediche, auto nuova o a km. Zero, hobbies, moto e camper.
Il consolidamento è anche la voce caratterizzata dall’importo medio richiesto più elevato (18.800 euro), davanti all’auto nuova o a km zero (15.800 euro) e alla ristrutturazione della casa (13.500 euro).
In media gli italiani richiedono un prestito da 11.700 euro, un valore sostanzialmente in linea con quanto emerso nel corso dell’ultimo quarter 2023. Intanto cresce di poco, arrivando a 5,40 anni, la durata media dei finanziamenti richiesti.
Dal Nord arriva metà delle richieste
Tra le novità di questa rilevazione c’è lo storico dei tassi medi di mercato rilevati da Bankitalia, aggiornati a fine 2023.
Nel corso dell’ultimo trimestre dello scorso anno i tassi dei prestiti personali si sono attestati all’11,56% (circa 50 punti base in meno di luglio-settembre) risultando ben più elevati rispetto al 9,02% delle condizioni applicate online. Il canale Internet è risultato sensibilmente più conveniente anche in merito alla cessione del quinto, relativamente a tutti i profili di sottoscrittori.
Anche l’ultimo Osservatorio Prestiti di Segugio.it conferma che dal Nord arriva poco più di metà delle richieste di prestiti, con il Centro e il Sud rispettivamente poco sopra il 21% e il 28% del mix.
Quanto al profilo contrattuale dei richiedenti, nel primo trimestre dell’anno cresce la quota dei lavoratori con il tempo indeterminato, che arriva a sfiorare i tre-quarti del totale, altro indicatore dell’incertezza congiunturale che va a colpire soprattutto chi non ha sufficiente stabilità lavorativa, che oggi non prova neanche a richiedere un finanziamento.
L’ultima edizione dell’Osservatorio di Segugio.it offre anche uno spaccato relativo agli importi medi per regione. Dalla lettura emerge che il dato più elevato tra le regioni più popolose si registra in Lombardia con una media di 12.003 euro per richiesta (ma il top spetta al Molise con 12.524 euro), il più basso in Umbria con 10.766 euro.
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Prestito | Rata Mensile | TAEG | Durata |
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Credito Flessibile Findomestic Banca | € 82,90 | 10,42% | 7 anni |
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