Crescono i prestiti garantiti da Sace

Si contano finora 1.561 operazioni. I volumi dei prestiti garantiti nell’ambito di Garanzia Italia crescono ancora e arrivano a circa 21,6 miliardi di euro. Lo strumento di Sace è nato per tendere una mano a tutte quelle imprese che da mesi ormai stanno facendo i conti con l’emergenza Covid-19 e con i suoi effetti. Attraverso questa misura straordinaria, estesa fino al 30 giugno 2021, si prova ad assicurare liquidità e continuità alle attività economiche.

Secondo l’ultimo bollettino redatto dalla task force, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana (Abi), Mediocredito Centrale e Sace, circa 8,8 miliardi di euro sono relativi alle prime otto operazioni garantite con procedura ordinaria e prevista dal Decreto Liquidità. Parliamo, dunque, dei finanziamenti in favore di imprese di grandi dimensioni, con oltre 5000 dipendenti in Italia o con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro.

A presentare il segno più e a raggiungere quota 12,8 miliardi di euro circa sono anche i volumi complessivi dei prestiti garantiti in procedura semplificata. In questi casi si contano ben 1.553 richieste di Garanzia gestite ed emesse tutte entro 48 ore dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata. A tale sistema risultano accreditate oltre 250 banche, istituti finanziari e società di factoring e leasing.

Aumentano le domande di moratoria

Aumentano anche le domande di adesione alle moratorie sui prestiti, che si attestano a oltre 2,7 milioni per un valore di circa 295 miliardi. Le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI superano, invece, quota 141 miliardi.

Dall’ultima rilevazione effettuata emerge che, in termini di importi, circa il 95% delle domande o comunicazioni relative alle moratorie sia già stato accolto dalle banche, pur con differenze tra le varie misure; il 4% circa è stato sinora rigettato; la parte restante è in corso di esame.

Dallo studio viene fuori che circa i due terzi degli importi delle moratorie richieste e approvate dalle banche da marzo 2020 sono ancora in essere. Tale percentuale è più alta per le moratorie di legge rispetto a quelle promosse dagli intermediari o loro associazioni (79 e 47 per cento, rispettivamente).

Le domande che arrivano da società non finanziarie rappresentano il 43% del totale, a fronte di prestiti per 190 miliardi. E se diamo uno sguardo alle PMI, le richieste hanno interessato prestiti e linee di credito per 154 miliardi. Inoltre, secondo l’ultima rilevazione della taskforce, le 60mila adesioni alla moratoria promossa dall’Abi hanno riguardato 17 miliardi di finanziamenti alle imprese. Crescono anche le domande delle famiglie che hanno interessato finora prestiti per 95 miliardi di euro. Sono ben 200mila le domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa giunte alle banche. Hanno raccolto, infine, 574mila adesioni le moratorie dell’Abi e dell’Assofin per un totale di 27 miliardi di prestiti.

Dalla rilevazione settimanale della Banca d'Italia si stima che le richieste pervenute agli intermediari per l’accesso al Fondo di Garanzia per le PMI abbiano continuato a crescere nella prima metà di febbraio. Dall’indagine risulta che sia stato superato il milione e mezzo, per un importo di finanziamenti di quasi 138 miliardi. Al 12 febbraio è stato erogato circa il 94% delle domande per prestiti interamente garantiti dal Fondo.

In totale – fanno sapere il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) – sono 1.748.490 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo 2020 al 23 febbraio 2021 per avere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti. L’importo complessivo è di oltre 141,6 miliardi di euro.