Prestiti e mutui in crescita ad aprile 2025
Il credito al consumo evolve con nuovi strumenti e utenti. I prestiti personali crescono del 4,87% su base annua, il BNPL del 56%, mentre il digitale guadagna oltre il 30%. I mutui, dopo il calo dei tassi di interesse, fanno registrare una crescita annuale delle richieste del 41,97%.

I prestiti personali finalizzati e digitali sono ormai strumenti stabili e strutturali nella vita finanziaria delle famiglie italiane, in un mercato che si sta muovendo verso una personalizzazione sempre maggiore, con offerte che tengono conto del profilo finanziario e della finalità del prestito. La velocità nella risposta, l’erogazione immediata e la possibilità di simulare online piani di rimborso rappresentano oggi i fattori decisivi per l’utente.
L’analisi del credito in Italia aggiornata da Experian ad aprile 2025 restituisce un’immagine chiara: il segmento dei prestiti mostra una crescita incoraggiante, mentre i mutui registrano numeri eccezionali.
Secondo i dati rilevati dalla piattaforma, le richieste di prestiti sono stabili o in crescita rispetto allo scorso anno, con picchi rilevanti nei canali digitali e un forte dinamismo nella formula del Buy Now Pay Later (BNPL). Le famiglie italiane dimostrano maggiore fiducia nel credito al consumo, cercando strumenti flessibili e accessibili, anche grazie alla spinta della digitalizzazione.
Nel dettaglio, i numeri elaborati da Experian confermano una trasformazione profonda delle modalità di accesso al credito e dei profili dei richiedenti, nello specifico:
- diminuisce l’incidenza degli sportelli fisici;
- cresce la quota delle richieste online;
- si affermano comportamenti di spesa e finanziamento più mirati.
Il prestito personale resta la forma più scelta
Tra tutte le soluzioni di credito, il prestito personale continua a rappresentare una delle opzioni più richieste. Nonostante una lieve flessione mensile (-10,22% rispetto a marzo), la crescita sull’anno è positiva (+4,87%), segno di una domanda ancora sostenuta da parte delle famiglie.
L’importo medio richiesto sale a 10.358 euro, un valore che conferma l’utilizzo di questa formula per coprire spese consistenti: liquidità per spese straordinarie, cure mediche, arredamento o consolidamento di debiti preesistenti.
Prestiti finalizzati: auto in crescita, telefonia in calo
Diverso il quadro dei prestiti finalizzati, che invece risultano in lieve contrazione rispetto ad aprile 2024 (-7,31%). Il dato più interessante, però, riguarda la destinazione dei fondi. A trainare questo segmento è il settore automotive, in particolare per l’acquisto di veicoli usati e nuovi, che ha visto aumentare il proprio peso percentuale all’interno delle richieste complessive. Cala, invece, la richiesta di finanziamenti per l’acquisto di smartphone e dispositivi elettronici, con una perdita di 6 punti percentuali.
Gli importi medi richiesti per i finalizzati si attestano a 1.579 euro, segno che si tratta di finanziamenti mirati e legati a beni di consumo specifici. Crescono anche i leasing (+5,6% anno su anno) e i prestiti captive (+4,3%), mentre resta stabile il noleggio.
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Boom del Buy Now Pay Later: flessibilità e velocità
Uno dei segmenti in più forte espansione è il Buy Now Pay Later (BNPL), la formula che consente ai consumatori di acquistare beni e servizi e posticipare il pagamento a rate. In aprile ha registrato una crescita annua del 56,45%, con un incremento mensile del 10,17% rispetto a marzo. Si conferma così una delle soluzioni preferite da giovani e lavoratori con budget flessibile, grazie alla sua immediatezza e alla semplicità del processo digitale.
A livello demografico, il BNPL è scelto soprattutto da Millennial e Generazione Z, che insieme rappresentano circa il 69% dei richiedenti. Anche i nati all’estero sono in aumento tra gli utilizzatori di questa formula, superando il 14% del totale. Il dato riflette una maggiore apertura verso strumenti di credito innovativi e accessibili da mobile, senza lunghe pratiche.
Accesso al credito tramite canali digitali: +33,64% in un anno
Il canale digitale è oggi la vera leva di trasformazione del credito. L’adozione di strumenti online per la richiesta di prestiti continua ad accelerare. Secondo il rapporto Experian, l’uso dei digital channel per l’accesso al credito è aumentato del 37,14% solo tra marzo e aprile 2025, e del 33,64% rispetto all’anno precedente.
Le piattaforme digitali non solo rendono più semplice richiedere un prestito, ma consentono anche maggiore trasparenza, confronto tra offerte e rapidità nella valutazione del merito creditizio. Questo spiega anche la diffusione sempre più ampia del digital lending nelle regioni del Sud, che storicamente hanno sofferto di minore accessibilità ai servizi bancari fisici.
Mutui in ripresa, ma secondari nel trend attuale
L’analisi Experian mostra anche una crescita annuale delle richieste di mutuo del 41,97%, con la ripresa trainata principalmente dal calo dei tassi d’interesse – che si attestano al 3,26% a febbraio 2025 – e dall’ingresso di under 36 nel mercato immobiliare, che ora rappresentano oltre il 35% delle richieste totali.
Geograficamente, l’incremento è forte in Campania, Lazio e Veneto. Napoli emerge per un aumento dell’84,5% delle richieste rispetto all’anno precedente. Tuttavia, nonostante questi numeri, l'accesso a un mutuo richiede ancora garanzie più consistenti, iter burocratici più lunghi e maggiore capacità reddituale, rendendo i prestiti più attraenti per la fascia giovane e per chi cerca liquidità immediata.
Chi richiede prestiti nel 2025?
L’identikit di chi chiede un prestito nel 2025 è sempre più orientato verso le nuove generazioni. I Millennial (30-45 anni) si confermano la fascia più attiva sia nei prestiti personali che nei mutui. La Generazione Z (18-29 anni) sta guadagnando terreno, grazie anche a una maggiore alfabetizzazione digitale e a prodotti pensati su misura per le loro esigenze.
Interessante anche l’aumento dei richiedenti nati all’estero, soprattutto nelle formule più flessibili come BNPL e prestiti finalizzati. La semplificazione digitale dell’accesso al credito favorisce infatti una platea di utenti più eterogenea, con esigenze spesso immediate e meno strutturate.
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