Prestiti, ora è la Gen Z a fare il mercato
I giovani tra i 18 e i 28 anni chiedono importi più bassi rispetto a chi li ha preceduti e questo è il segnale di un approccio più prudente e consapevole nell’utilizzare il credito, evidenziato anche dalla principale motivazione di finanziamento, ossia l’acquisto di auto usate.
Il mercato dei finanziamenti è in evoluzione, alla luce del peso crescente rivestito dalla Gen Z, vale a dire le persone nate tra la seconda metà degli anni Novanta e la prima decade del nuovo secolo. A tracciare l’identikit dei mutamenti in atto è uno studio condotto da Segugio.it ed Experian.
I risultati della ricerca
In particolare, i giovani tra i 18 e i 28 anni chiedono importi più bassi rispetto a chi li ha preceduti e questo – secondo gli analisti – è il segnale di un approccio più prudente e consapevole nell’utilizzare il credito, evidenziato anche dalla principale motivazione di finanziamento, ossia l’acquisto di auto usate (28,9% sul totale). Andando più in profondità, la richiesta media della Gen Z è di 9.171 euro per i prestiti personali contro i 11.788 dei Millennials, 10.940 per le cessioni del quinto contro i 16.338 euro della generazione X e 5.049 per i prestiti finalizzati.
L’impatto dei più giovani si fa, tuttavia, sentire positivamente in termini di frequenza delle richieste, con il terzo trimestre 2024 che si chiude con un +13,1% per i prestiti personali, un +5,7% per i finalizzati e un +26,3% per le cessioni del quinto.
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Il calo dei tassi favorisce la domanda dei prestiti
La buona intonazione della domanda è favorita dal calo generale, seppur lieve, dei tassi di interesse, conseguenza dell’allentamento monetario deciso dalla Banca centrale europea. A questo proposito è opportuna una precisazione: la Bce ha tagliato una prima volta i tassi a giugno, una seconda a settembre e una terza a ottobre, di un quarto di punto percentuale ogni volta. Verosimilmente, al momento delle rilevazioni il mercato aveva prezzato in pieno solo il primo taglio e in parte il secondo.
Inoltre, sono aumentati leggermente gli importi medi richiesti per i prestiti personali (11.123 euro, vale a dire l’1,2% in più rispetto al periodo aprile-giugno), a fronte di un calo più marcato per i prestiti finalizzati (5.712 euro, cioè -6,7% in confronto allo stesso periodo) e per le cessioni del quinto, sia per i privati (13.378 euro, con una contrazione nell’ordine del 10,2%) che per i pensionati (14.911 euro, -13,3%). A livello regionale, Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna si confermano le regioni con il maggior numero di richieste di finanziamento.
La chiave di lettura
Per Alessio Santarelli, Amministratore Delegato di Segugio.it, intercettare e soddisfare le esigenze delle nuove generazioni rappresenta una sfida strategica cruciale per i prossimi anni. “I comparatori di prodotti di finanziamento come Segugio.it hanno un ruolo fondamentale per questi consumatori, che sono naturalmente più inclini a volgersi verso il digitale”, sottolinea. Per questo motivo per noi è fondamentale continuare a far evolvere il nostro servizio per renderlo sempre più attrattivo per i più giovani, in un contesto di mercato positivo grazie alla riduzione dei tassi di interesse da parte della Bce”.
Le differenze territoriali
Il rapporto evidenzia differenze nelle abitudini di finanziamento tra Nord e Sud Italia, con la Lombardia che si conferma prima regione per volumi per tutti i tipi di finanziamento, a eccezione della cessione del quinto per i dipendenti pubblici. Il Lazio è la regione in cui si concentrano la maggior parte delle richieste per questa forma di finanziamento (14,9% del totale) e in generale in tutto il Sud gli importi medi risultano più alti rispetto agli altri segmenti di analisi.
L’analisi delle finalità di finanziamento nel terzo trimestre del 2024 evidenzia una sensibile crescita delle richieste di prestiti finalizzati per l’acquisto di auto (+11,7% per le nuove e +21,2% per le usate,) e di prestiti personali per la ristrutturazione delle abitazioni (che passano dal 12,7% al 13,7% del totale). Calano invece le richieste di finanziamento per l’acquisto di telefoni cellulari (-14,4%).
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