Piano di Ammortamento
Il piano di ammortamento è il programma di restituzione rateale di un finanziamento, che solitamente scompone le rate in quote capitale e quote interessi, e specifica il capitale residuo dovuto dopo ciascun pagamento.

Il piano di ammortamento lo strumento attraverso il quale il consumatore viene portato a conoscenza del numero, dell’ammontare e della composizione, in termini di quota interesse e quota capitate, della rata relativa al contratto di credito che intende sottoscrivere, o per il quale ha ottenuto il finanziamento.
È un prospetto che pianifica le modalità di estinzione dell’obbligazione che, nel caso di pagamenti rateali è protratta nel tempo, prevedendo la determinazione della rata e la sua scomposizione nella quota capitale, rappresentata dalla frazione di capitale che si rende a ogni pagamento e della quota interesse, che invece rappresenta la frazione del tasso applicato al capitale da restituire in proporzione all’utilizzo del denaro. Il piano di ammortamento indica, inoltre, il capitale residuo a ogni scadenza rateale, fornendo così un’indicazione precisa in relazione al debito in essere, qualora si voglia estinguere anticipatamente il finanziamento.
Il piano di ammortamento ha diverse modalità di calcolo a seconda dei metodi impiegati e in base ai tassi di riferimento considerati. Nel sistema finanziario italiano viene impiegato il piano di ammortamento alla francese, dove la rata rimane con un importo costante per tutta la durata del credito concesso, ma varia nella sua composizione di quote. Sarà, infatti, maggiore o prevalente, nella fase iniziale dell’ammortamento, la quota interesse rispetto alla quota capitale, per cui le prime rate saranno composte in prevalenza di interessi e in minor parte di capitale, con un effetto opposto all’avvicinarci verso la fine del finanziamento.
In caso di tasso fisso (come nelle ipotesi di prestito personali, cessioni del quinto, mutui, etc.) il calcolo della rata non subisce variazioni e il piano di ammortamento elaborato all’inizio del finanziamento non avrà modifiche.
Nel caso del tasso variabile (in genere impiegato nei mutui) la rata calcolata all’inizio sarà soggetta a oscillazioni, in quanto la quota interesse potrà modificarsi in relazione al tasso collegato, mentre la quota capitale seguirà un rientro come nell’ipotesi del tasso fisso.
Ultimo aggiornamento dicembre 2021