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Ritardi nei pagamenti

Il ritardo nei pagamenti si ha quando il pagamento delle rate non viene effettuato secondo le scadenze stabilite nel contratto di finanziamento, causando l'applicazione degli interessi di mora e l'iscrizione su banche dati del pagatore.

uomo disperato per le troppe spese
Un ritardo nei pagamenti può comportare la registrazione dell'avvenimento nelle banche dati

I ritardi nei pagamenti possono avvenire nel caso in cui il pagamento delle rate non venga effettuato secondo le scadenze stabilite nel contratto di finanziamento e in relazione a quanto previsto nel piano di ammortamento, determinando l’obbligo al pagamento degli interessi di mora da parte del debitore. La prima conseguenza di una rata pagata in ritardo è l’applicazione delle penali previste contrattualmente, mentre la conseguenza indiretta del mancato pagamento sarà l’iscrizione dell’evento, a cura dell’intermediario bancario o finanziario che ha erogato il credito, sul Sistema informativo Creditizio o SIC, costituito dal circuito delle banche dati aderenti (CRIF, Experian, CTC, etc.). La segnalazione sulle banche dati non è tuttavia immediata, per dare modo al consumatore di regolarizzare la posizione in caso di un banale disguido e, comunque, non prima dei 60 giorni dal primo evento.

Dato che siamo nel campo del trattamento dei dati personali le funzioni di vigilanza sono di competenza dell’Autorità Garante della Privacy che da ultimo, con il provvedimento numero 163 del 2019, ha introdotto il nuovo codice di condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati, in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti, che nello specifico introduce le nuove tempistiche massime di conservazione dei dati.

Al momento abbiamo le seguenti ipotesi di permanenza e visibilità delle segnalazioni:

  • 12 mesi dalla data di regolarizzazione dei ritardi non superiori a due rate o mesi,
  • 24 mesi dalla data di regolarizzazione dei ritardi superiori a due rate o mesi.

Una volta decorsi questi termini, salvo i casi in cui non si registrano ulteriori ritardi o inadempimenti le informazioni negative sono eliminate dal SIC. Qualora le inadempienze continuino, le segnalazioni negative possono essere conservate non oltre i 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale del rapporto, o in caso di vicende rilevanti per il pagamento (es. un saldo a stralcio), fino ad un massimo di 60 mesi dalla data di scadenza.

Ultimo aggiornamento gennaio 2022

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