Casa, conto alla rovescia per la scadenza degli incentivi
È partito il countdown per alcuni degli incentivi immobiliari maggiormente gettonati nel corso degli ultimi anni. Alcuni bonus arriveranno a scadenza il 31 dicembre prossimo e non verranno rinnovati, mentre altri saranno riproposti, ma con un ammontare ridotto.
Settembre è per antonomasia il mese della programmazione. Si torna al lavoro, i figli riprendono la scuola, si progetta l’iscrizione in palestra o ci si iscrive a un corso del proprio hobby preferito. In questo approccio rientra spesso anche il desiderio di risistemare casa, magari per renderla più efficiente dal punto di vista dei consumi o più rispondente ai propri bisogni. Attenzione perché su quest’ultimo fronte non c’è tempo da perdere, considerato che alcuni incentivi sono in scadenza. Vediamo quali.
Ultima opportunità per il Superbonus
Prima il boom, poi la stretta progressiva e ora l’ultimo giro di valzer. L’esperienza del Superbonus si avvia verso la conclusione per eccesso di successo. Di fatti, la riposta degli italiani, soprattutto tra il 2020 e il 2021 quando la detrazione era al 110% della spesa sostenuta, è stata entusiasta e questo ha messo in difficoltà i conti pubblici, con l’esecutivo che ha deciso di intervenire a più riprese per porre un freno. Sta di fatto che per l’anno in corso è possibile recuperare il 70% delle spese sostenute per l’efficientamento energetico e la riduzione del rischio sismico, con la platea dei beneficiari ristretta ai condomini, alle onlus e alle associazioni di volontariato. La conditio sine qua non per accedere all’incentivo è la realizzazione di lavori che consentano all’immobile di migliorare almeno di due classi la propria pagella energetica. Scadenza fissata al 31 dicembre di quest’anno, mentre dal 2025 si scende al 65%. A quel punto, data la concorrenza degli altri incentivi, ben più snelli dal punto di vista burocratico e degli interventi richiesti, in sostanza la misura andrà a esaurirsi. Il Superbonus 110% resta in vigore esclusivamente nella sua versione “Superbonus Rafforzato” per gli immobili colpiti dal Sisma nel 2009 e nel 2016. Il contributo prevede l’aumento del 50% del limite di spesa ammesso al Superbonus per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. Entro il 30 settembre, coloro che hanno optato per il Superbonus rafforzato, possono rinunciarvi usufruendo invece del contributo per la ricostruzione.
Confronta le offerte di prestito ristrutturazione casa:
- Importo erogato: € 20.000,00
- Totale dovuto: € 25.317,60
- Gestione: Online
- Importo erogato: € 20.000,00
- Totale dovuto: € 25.493,07
- Gestione: Online
- Importo erogato: € 20.000,00
- Totale dovuto: € 25.603,20
- Gestione: Online, a dOmiciliO
Sismabonus, si cambia
Quanto al Sismabonus ordinario è anch’esso in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno e prevede una detrazione varia tra il 50% all’85% a seconda degli interventi effettuati ed in base al soggetto, con un ammontare massimo dei lavori nell’ordine di 96 mila euro per ciascuna unità immobiliare.
Probabilmente, comunque, questo incentivo verrà rinnovato anche il prossimo anno. Va ricordato che anche questo incentivo è stato oggetto di una stretta nei mesi scorsi con l’introduzione della ripartizione decennale (il doppio di quanto previsto in precedenza) per l’utilizzo diretto in dichiarazione dei bonus e non riguarda l’utilizzo dei crediti d’imposta derivanti da cessione o da sconto in fattura. Intanto è già fissata per il 31 dicembre 2025 la scadenza Sismabonus Rafforzato nella misura del 110% per gli importi eccedenti il contributo previsto per la ricostruzione.
Bonus ristrutturazione alle prese con nuove regole
A fine 2024 scade anche il Bonus Casa nella sua detrazione attuale pari al 50%, con il limite di spesa fissato a 96 mila euro. A partire dal 1° gennaio prossimo e fino 31 dicembre 2027, la detrazione scenderò al 36% con il massimale di spesa a 48 mila. Mentre, dal 1° gennaio 2028 fino al 31 dicembre 2033 la detrazione si fermerà al 30%, con massimale di spesa sempre a 48 mila.
Resta in vigore sino al termine di quest’anno, ma ha buone possibilità di essere rinnovato, l’Ecobonus che prevede una detrazione sulle spese dal 50% fino all’85% in base agli interventi effettuati fino al 31 dicembre 2024.
La detrazione spetta alle persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, agli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciali, alle associazioni tra professionisti.
In ogni caso, dato che la tendenza è a stringere sugli incentivi in vista della prossima manovra di Bilancio, in tutti i casi è opportuno attrezzarsi da subito.
Le offerte di prestito ristrutturazione da 20.000 euro:
Prestito | Rata Mensile | TAEG | Durata |
---|---|---|---|
Prestito Personale Younited | € 301,40 | 7,18% | 7 anni |
Prestito Personale Crediper Crediper | € 303,32 | 7,41% | 7 anni |
Prestito Personale Sella Personal Credit | € 304,80 | 7,59% | 7 anni |
Prestito Green Casa Findomestic Banca | € 306,20 | 7,70% | 7 anni |
Prestito Green Agos | € 306,77 | 7,76% | 7 anni |