Prestiti personali: la flessibilità d'uso spinge la richiesta
Partendo da un quadro generale, l’ultimo aggiornamento di Segugio.it segnala che tra aprile e maggio il TAEG si è attestato al 6,88% per i prestiti personali, in calo rispetto al 7,03% del primo trimestre, il che apre il mercato a un numero crescente di consumatori.

Il calo dei tassi di interesse favorisce l’accesso al credito, ma i nuovi bisogni dei consumatori evidenziano un interesse più spiccato verso i prestiti personali rispetto a quelli finalizzati.
Partendo da un quadro generale, l’ultimo aggiornamento di Segugio.it segnala che tra aprile e maggio il TAEG si è attestato al 6,88% per i prestiti personali, in calo rispetto al 7,03% del primo trimestre, il che apre il mercato a un numero crescente di consumatori.
La ricerca di flessibilità spinge i prestiti personali
Secondo l’ultimo Osservatorio di CRIF, nel primo trimestre di quest’anno la domanda di prestiti personali è cresciuta del 15,9% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre i prestiti finalizzati hanno registrato una contrazione dell’8,6%.
Questo trend riflette un cambiamento nelle abitudini delle famiglie italiane, sempre più orientate verso soluzioni flessibili. Infatti, prestito personale e prestito finalizzato sono due strumenti di credito al consumo con caratteristiche, modalità di erogazione e finalità differenti.
Le differenze tra prestito personale e prestito finalizzato
Il prestito personale è un finanziamento non vincolato all’acquisto di uno specifico bene o servizio. La somma viene accreditata direttamente sul conto corrente del richiedente, che può utilizzarla liberamente per qualsiasi esigenza: dalla ristrutturazione della casa alle spese mediche, dall’acquisto di un’auto alle vacanze. Non è necessario specificare la destinazione d’uso e la banca valuta la richiesta principalmente sulla base del merito creditizio.
Il prestito finalizzato è, invece, legato all’acquisto di un determinato bene o servizio presso un esercizio convenzionato (ad esempio auto, elettrodomestici, mobili). In questo caso, la somma viene erogata direttamente al venditore e il cliente rimborsa la finanziaria tramite rate mensili. La pratica viene spesso gestita direttamente nel punto vendita, rendendo il processo molto rapido.
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Le ragioni del boom dei prestiti personali
Tra le ragioni che spingono i prestiti personali vi è la flessibilità d’uso: la possibilità di utilizzare la somma per qualsiasi esigenza li rende molto appetibili, soprattutto in un contesto di incertezza economica e inflazione crescente.
Una spinta arriva anche dalla digitalizzazione: la diffusione di piattaforme online e di processi semplificati hanno reso più facile e veloce richiedere un prestito personale, anche per importi contenuti.
Conta, poi, l’evoluzione delle abitudini di consumo: la crescita del fenomeno “compro ora, pago dopo” (BNPL, Buy Now Pay Later) e la maggiore propensione a dilazionare i pagamenti hanno spostato la domanda verso formule meno vincolanti.
Infine, incidono durata e importo: i prestiti personali consentono di ottenere importi più elevati e di dilazionare il rimborso su periodi più lunghi rispetto ai finalizzati, aspetto apprezzato soprattutto dalle fasce di età 45-54 anni.
I potenziali limiti dei prestiti personali
Detto dei vantaggi, occorre considerare anche i possibili punti di debolezza dei prestiti personali. In primis i tassi di interesse, generalmente più elevati rispetto ai prestiti finalizzati, data la maggiore libertà d’uso e il rischio più alto per la banca.
Quindi i tempi di approvazione, a volte più lunghi, specie per importi elevati. E poi la maggiore esposizione al rischio di sovraindebitamento, se non si valutano correttamente le proprie capacità di rimborso.
I numeri del mercato dei finanziamenti
Secondo il Barometro CRIF, nel primo trimestre 2025 l’importo medio richiesto per i prestiti personali ha raggiunto i 12.495 euro (+2,4% nel confronto annuo), mentre per i prestiti finalizzati si attesta a 7.518 euro (+9,6%).
La fascia di importo più richiesta resta quella sotto i 5.000 euro, che rappresenta il 45% delle domande totali, ma cresce la quota di richieste per importi tra i 10.000 e i 20.000 euro.
La durata dei prestiti personali tende a superare i cinque anni nel 49,6% dei casi, mentre quella dei finalizzati si concentra sotto i tre anni nel 73,9% delle richieste. Questo conferma la preferenza degli italiani per soluzioni che consentano di diluire la spesa nel tempo, soprattutto quando si tratta di importi elevati.
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Prestito | Rata Mensile | TAEG | Durata |
---|---|---|---|
Prestito Personale Younited | € 149,69 | 6,96% | 7 anni |
Credito Flessibile Findomestic Banca | € 153,90 | 7,87% | 7 anni |
Credito Personale Agos | € 154,53 | 8,69% | 7 anni |
Prestito Compass Compass | € 178,63 | 13,42% | 7 anni |