Cessione del quinto della pensione: tassi in vigore fino a settembre 2025
Cambiano i Tassi Effettivi Globali Medi (TEGM) per i prestiti da estinguere tramite la cessione del quinto della pensione nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 30 settembre 2025. I tassi soglia TAEG per i prestiti concessi ai pensionati variano in base all'età del richiedente e all'importo del prestito.

È con il messaggio n. 2109, pubblicato lo scorso 2 luglio, che l’INPS ha informato l’utenza sugli aggiornamenti relativi ai tassi d’interesse applicabili alla cessione del quinto della pensione. Il periodo di riferimento è quello compreso tra il 1° luglio e il 30 settembre 2025 e stabilisce i limiti entro cui banche e intermediari convenzionati possono operare nella concessione di prestiti ai pensionati.
L’aggiornamento dei tassi avviene con cadenza trimestrale e ribadisce l’impegno dell’INPS nell’assicurare trasparenza, legalità e tutela ai contribuenti che fanno ricorso alla cessione del quinto per accedere al credito.
Come funziona la cessione del quinto?
Per cessione del quinto si intende quella forma di finanziamento che presenta il rimborso tramite trattenute dirette sulla pensione, o sulla busta paga in caso di dipendenti, in una misura che non può superare un quinto dell’importo netto mensile percepito, ovvero il 20%. Le rate sono costanti e il tasso è fisso.
Chi ha una pensione regolare e documentabile può accedere senza alcuna difficoltà a questa soluzione di credito. Gli ultimi dati dell’Osservatorio Cessioni del Quinto Pensionati di Segugio.it confermano il successo di questa forma di finanziamento: nel secondo trimestre del 2025 le richieste di cessione del quinto provenienti da pensionati sono state il 23,5% del totale, con un importo medio richiesto di 20.682 euro. Il miglior tasso applicato alle cessioni del quinto ha segnato nello stesso periodo il 5,41% contro il 6,88% di un classico prestito personale.
Tassi massimi convenzionali: aggiornamento ogni tre mesi
Ogni tre mesi l’INPS aggiorna i tassi massimi convenzionali per la cessione del quinto della pensione. Questi tassi presentano come riferimento due parametri:
- un tasso medio di mercato;
- un tasso soglia anti-usura, ovvero la soglia oltre cui un prestito viene definito illegale.
Inoltre, l’INPS definisce una griglia di tassi TAEG massimi applicabili, che cambiano in base all’importo richiesto e all’età del pensionato.
Quali sono i tassi per il periodo luglio–settembre 2025?
Per prestiti fino a 15.000 euro, il tasso medio di riferimento è fissato al 13,13%, con un tasso soglia usura di 20,4%. Per importi superiori ai 15.000 euro, il tasso medio scende a 9,03% e la soglia anti-usura è del 15,28%.
I tassi TAEG massimi variano poi in base alla fascia d’età del richiedente. In particolare, per chi ha meno di 60 anni al termine del prestito, i tassi consentiti sono più contenuti: poco meno del 10% per prestiti sotto i 15.000 euro e sotto l’8% per importi più elevati.
Più aumenta l’età, tra i 60 e i 69 anni, più i tassi aumentano, fino a superare l’11% per i prestiti più contenuti. Nella fascia tra i 75 e i 79 anni, si arriva quasi al 13% di TAEG per importi fino a 15.000 euro, mentre chi supera gli 80 anni è soggetto al tetto massimo fissato dalla soglia di usura. L’età non è quella al momento della richiesta del prestito, ma quella che il pensionato avrà alla fine del piano di rimborso.
Qual è la finalità dei tassi convenzionali sulla cessione del quinto?
Il meccanismo dei tassi convenzionali ha una duplice finalità: protegge i pensionati da condizioni contrattuali spesso troppo gravose o addirittura illecite e consente al mercato di agire in base a norme chiare e trasparenti. In questo modo, si scongiura la concorrenza sleale e si prevengono offerte finanziarie troppo aggressive. Modulare i tassi in base all’età e all’importo assicura anche un approccio bilanciato e adeguato al rischio.