Taglio Bce, una scossa per i prestiti personali: quanto si risparmia
La Bce ha tagliato i tassi di 25 punti base per la quarta volta nel 2024. Il costo del denaro è sceso al 3%. L’inflazione si avvicina all’obiettivo del 2% nell’Eurozona. Così i prestiti personali diventano meno cari. Per la Fabi i risparmi sulle rate mensili oscillano tra il 15% e il 24%. E i tassi scenderanno ancora.

Rate dei prestiti personali e della cessione del quinto di stipendio e pensione meno pesanti grazie ai tassi di interesse più bassi per i finanziamenti da richiedere da qui ai prossimi mesi. È questa la ricaduta sul credito al consumo della decisione della Bce di tagliare di 25 punti base a dicembre il costo del denaro portandolo al 3%, visto il rallentamento dell’inflazione sempre più vicina al target del 2% nell’Eurozona.
Il quarto ribasso dei tassi nel corso del 2024 varato dalla Banca centrale europea ha una serie di effetti positivi, sia immediati sia nel medio termine, sulle scelte dei consumatori.
Infatti, è risaputo che i costi a carico delle famiglie nel periodo delle festività natalizie e di fine anno aumentano. Lo stipendio mensile e il bonus della “tredicesima”, a volte, non bastano a coprire tutte le spese, senza contare i maggiori esborsi per regali da mettere sotto l’albero e vacanze.
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Codacons: a Natale e Capodanno, più spese e i prezzi aumentano
È vero che l’inflazione non è più ai livelli degli ultimi due anni, ma è altrettanto vero che i prezzi al dettaglio aumentano in vista del Natale e dell’incremento dei consumi da parte delle famiglie legato alle festività.
Il Codacons ha stimato un aggravio medio di spesa per la famiglia “tipo” da +427 euro annui, che salgono a +582 euro per un nucleo con due figli. Rincari che, in questo periodo dell’anno, colpiscono più nello specifico i segmenti degli alimentari e delle bevande, con listini che salgono del +2,8% su base annua.
E poi ci sono le tasse da pagare, le bollette di luce e gas, le spese per la salute. E se a ciò si aggiungono le spese extra (regali di Natale, vacanze, elettrodomestici, elettronica e arredo, per esempio), è chiaro che da sola la retribuzione non è sufficiente.
Per sopperire alla mancanza di liquidità, una soluzione semplice e veloce è il ricorso a un prestito personale, approfittando del risparmio sulla rata mensile garantito dalla discesa dei tassi di interesse dopo i tagli decisi dalla Bce.
Previsioni della Fabi: tasso medio all’8% per il credito al consumo
La Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) ha calcolato che, in conseguenza delle quattro riduzioni dei tassi da parte dell’Istituto centrale di Francoforte, gli interessi applicati sul credito al consumo sono scesi a una media dell’8,32%, dopo picchi superiori al 14% registrati nel recente passato.
Ma non solo: secondo le previsioni della Fabi potrebbero calare ancora all’8%. Tradotto in un esempio pratico, vuol dire che un’automobile da 25.000 euro acquistata interamente a rate, con un finanziamento di 10 anni, costerà oltre 11.705 euro in meno (pari a una riduzione del -23,9%) rispetto al 2023 quando i tassi di interesse erano salati. Mentre per una lavatrice dal costo di 750 euro, comprata con un prestito della durata di 5 anni, il risparmio, nei prossimi mesi, sarà di 167 euro, pari al -15,1%.
Prestito personale: il miglior tasso è sceso al 7,19%
Una tendenza, quella valutata dalla Fabi, in linea con le rilevazioni dell’Osservatorio finanziamenti di Segugio.it. Nell’ultimo rapporto, aggiornato a novembre 2024, il miglior tasso per un prestito personale si è attestato al 7,19% più basso rispetto al 7,64% dello stesso periodo del 2023. Mentre il tasso medio è stato dell’8,61%, in calo rispetto al 9,02% registrato nel quarto trimestre 2023.
Per la cessione del quinto di stipendio e pensione, il miglior tasso per i dipendenti pubblici è del 4,63%, per i dipendenti privati del 5,90% e per i pensionati del 6,08%.
Rata mensile meno pesante: l’importo medio sale a 12.100 euro
Non è un caso che, la maggior convenienza dei prestiti, dopo l’allentamento della stretta monetaria dell’Eurotower, faccia salire nel quarto trimestre 2024 l’importo medio a 12.100 euro richiesto dagli italiani per un prestito a banche e società finanziarie, dopo che nel corso dell’anno era sceso anche a 10.700 euro.
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