Tassi sui prestiti in discesa al 7,65%
I ripetuti tagli ai tassi decisi dalla BCE iniziano a produrre benefici sulle tasche degli italiani. Secondo uno studio della Fabi, finanziare l’acquisto di una lavatrice o di un’automobile potrebbe comportare a breve interessi medi del 7,65%. E la tendenza al ribasso è destinata a rafforzarsi.

Finanziare l’acquisto di una lavatrice o di un’automobile potrebbe comportare a breve interessi medi del 7,65%. È la stima della Fabi (il principale sindacato dei bancari) alla luce dell’ultimo taglio al costo del denaro deciso dalla Banca centrale europea.
Il risparmio sul costo dei prestiti
In soldoni, questo significa che una lavatrice da 700 euro, acquistata con un finanziamento di cinque anni, comporterebbe una rata mensile di 14 euro. In caso di smartphone da 850 euro, finanziato in due anni, l’ammontare mensile sarebbe invece di 40 euro. Per un televisore da 1.200 euro, finanziato in tre anni, la rata mensile sarebbe di 39 euro. Un viaggio da 5 mila euro, finanziato in tre anni, comporterebbe una rata mensile di 161 euro. Infine, per un’automobile da 20 mila euro, acquistata con un finanziamento di sei anni, la rata sarebbe di 357 euro al mese. Esempi utili a farsi un’idea di quello che sta accadendo sul mercato, dove i tassi risentono delle decisioni adottate dalla BCE, ma scontano anche le previsioni sulle mosse future.
Per altro, quelli citati sono i tassi medi, ma utilizzando un comparatore si possono spuntare condizioni ben più favorevoli. Secondo l’ultimo Osservatorio Prestiti di Segugio.it, tra gennaio e febbraio il TAEG migliore si è attestato al 7,14% contro l’8,50% del dato medio (e in sensibile discesa dal 7,40% del miglior tasso registrato nel corso del primo trimestre 2024). Dunque, già prima dell’ultimo taglio ai tassi ufficiali il comparatore consentiva di ottenere risparmi consistenti.
Lo stesso Osservatorio segnala che il 31,2% delle richieste totali di finanziamento riguarda la liquidità (in crescita dal 30,1% del quarto trimestre 2024), voce che consente a chi riceve il denaro di utilizzarlo come meglio crede, quindi senza vincoli di destinazione. Una tendenza che può essere spiegata alla luce delle tante incognite a livello macro, che spingono molti consumatori a crearsi una riserva di liquidità per le esigenze. Cresce anche l’incidenza della seconda voce più gettonata tra i presiti, quella relativa alle auto usate (dal 20,9% al 21,5%). Del resto, a differenza del nuovo – che continua a soffrire – l’usato è un settore molto dinamico in Italia, complice il rallentamento di alcune pubbliche amministrazioni nel processo di transizione ambientale, che favorisce l’utilizzo anche di veicoli con qualche anno di anzianità. A chiudere il podio è il consolidamento, che vale il 18,5% delle richieste complessive (dal 17,9% del periodo ottobre-dicembre 2024).

- Importo erogato: € 10.000,00
- Totale dovuto: € 12.573,96
- Gestione: Online

- Importo erogato: € 10.000,00
- Totale dovuto: € 12.927,60
- Gestione: Online, in filiale

- Importo erogato: € 10.000,00
- Totale dovuto: € 13.237,22
- Gestione: Online, in filiale
I benefici per i mutui
Tornando allo studio della Fabi, da segnalare anche le stime sui mutui. Se la media dei tassi fissi era attorno al 4% fino a un anno fa, secondo la ricerca a breve si potrebbe arrivare intorno al 2,65%. Ne deriverà un alleggerimento concreto delle rate mensili per chi sta pensando di accenderne uno nuovo, anche se bisogna ricordare che i risparmi variano sulla base dell'importo finanziato e alla durata del prestito, con un impatto più significativo sui mutui di lungo periodo. Procedendo per esempi, per un finanziamento di 100 mila euro a 20 anni la rata si abbassa di 76 euro al mese, mentre per la stessa durata, nel caso di un importo da 200 mila euro, il risparmio arriva adesso a 152 euro mensili.
Se si confronta poi un mutuo di 150 mila euro a 15 anni e lo stesso importo distribuito su 25 anni, emerge che nel primo caso la rata si riduce di 111 euro al mese, mentre nel secondo caso il beneficio sale a 118 euro.
Difficoltà di accesso per le donne
Intanto, in occasione della Giornata internazionale della donna, la stessa Fabi ha pubblicato un report dal quale emerge che lo stock di credito concesso alle donne è di appena 94 miliardi di euro, contro i 162 erogati agli uomini e i 215 miliardi cointestati. Nel complesso dunque le donne accedono a meno del 20% del totale del credito erogato alle famiglie, mentre agli uomini è destinato il 34%. Si tratta di un altro aspetto del gap di genere che caratterizza il nostro Paese.