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Accelerazione per la Direttiva Case Green: è l’ora delle ristrutturazioni

Dai cittadini agli operatori di settore, tutti sono invitati a partecipare alla consultazione pubblica dell'Unione Europea sui prestiti per le ristrutturazioni, in vista dell’entrata in vigore della direttiva Case Green, che obbligherà gli Stati ad ammodernare buona parte del patrimonio edilizio.

Pubblicato il 08/09/2025
uomo conserva risparmi per acquisto casa
Direttiva Case Green: la consultazione sui prestiti

L’UE ha lanciato una consultazione pubblica sui prestiti ristrutturazione in vista dell’entrata in vigore della Direttiva Case Green, che obbligherà gli Stati ad ammodernare buona parte del patrimonio edilizio. Un’opportunità da cogliere appieno in questa stagione di riduzione dei tassi di interesse, che consente di finanziarsi a condizioni di gran lunga migliori anche solo rispetto a pochi trimestri fa.

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Consultazione comunitaria sui prestiti ristrutturazione

L’obiettivo della consultazione è di facilitare l'accesso ai finanziamenti per la ristrutturazione energetica degli edifici, in modo da poter raggiungere gli ambiziosi target che l’Unione europea si è data per il medio termine.

La consultazione invita stakeholder, banche e consumatori a esprimersi sulle modalità di applicazione dei nuovi criteri, mirando a uno standard comune che faciliti l'erogazione di prestiti green con tassi agevolati e procedure più snelle. Il sistema del credito viene così riconosciuto come un volano decisivo per la transizione ecologica nel settore immobiliare, con vantaggi che si riflettono anche sui valori degli immobili più efficienti, che stanno registrando incrementi importanti nelle quotazioni sul mercato.

Direttiva Case Green: l'UE spinge per prestiti verdi

La Direttiva Case Green (o EPBD IV) è una delle iniziative chiave della strategia europea per raggiungere gli obiettivi climatici entro il 2030 e 2050. La normativa comunitaria punta a incrementare i prestiti bancari dedicati a progetti di efficienza energetica e ristrutturazioni sostenibili, garantendo condizioni più favorevoli per i mutui green. L'obiettivo è duplice: ridurre i consumi energetici e le emissioni degli edifici, responsabili di una quota rilevante dell'inquinamento, e supportare famiglie e imprese in un percorso sostenibile.

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Dal 2026 cambiano le regole sulle detrazioni: riduzioni importanti in arrivo

In attesa che l’Italia si doti di un piano per concretizzare gli obiettivi comunitari, c’è da segnalare che la normativa italiana sta procedendo in direzione opposta. Dopo anni di maxi-incentivi all’immobiliare, in primis il Superbonus 110% (poi ridotto nel tempo), si prepara a una fase di normalizzazione.

Dal 1° gennaio 2026, verranno ridotte le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni sulla prima casa, che scenderanno dal 50% al 36%, mantenendo però il tetto di spesa a 96mila euro. Quel che è più significativo è la riduzione anche per le seconde case e altri immobili, che passeranno da una detrazione del 36% (livello ridotto quest’anno dal 50% previsto fino al 2024) attuale al 30%.

Parallelamente, alcuni incentivi speciali come il bonus mobili ed elettrodomestici saranno eliminati dal 2026. Questa riduzione delle aliquote rappresenta un cambio di scenario che spinge i cittadini ad accelerare con i lavori entro la fine del 2025 per accedere alle condizioni più vantaggiose. Dopo un decennio di agevolazioni straordinarie, si torna progressivamente a un regime più contenuto, ma più sostenibile per le finanze pubbliche.

Bonus edilizi: è corsa contro il tempo per le ristrutturazioni

Questa prospettiva ha già innescato una corsa nelle richieste di preventivi e nell'apertura dei cantieri. Per usufruire del bonus al 50%, infatti, è necessario che le fatture principali per i lavori di ristrutturazione siano emesse entro il 31 dicembre 2025. Chi si muove con lentezza rischia di vedersi applicare le nuove aliquote meno generose e perdere quindi buona parte del vantaggio fiscale.

Il settore edile registra così un incremento delle attività e una domanda crescente di finanziamenti, con mutui e prestiti per ristrutturazioni ben posizionati come strumenti primari per sostenere le spese della riqualificazione.

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Tassi in calo sui mutui: un vantaggio concreto per la casa green

In parallelo al quadro fiscale, il mercato del credito sta vivendo una fase favorevole per gli acquirenti e ristrutturatori. Dalla fine dello scorso anno, si sta infatti assistendo a un calo significativo dei tassi di interesse sui mutui, che tornano su livelli più convenienti dopo un periodo di rialzi causato dall' inflazione e dalle politiche monetarie restrittive.

Questo abbassamento delle tariffe rende più accessibile il ricorso al finanziamento, spingendo molte famiglie a valutare mutui per l'acquisto o la ristrutturazione di immobili verdi. Le banche offrono prodotti specifici come i mutui green, che prevedono condizioni agevolate per edifici certificati con criteri energetici più severi, incentivando concretamente la diffusione delle abitazioni a basso impatto ambientale.

A cura di: Luigi Dell'Olio

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