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Bonus sicurezza: come richiedere la detrazione per gli impianti di allarme in casa

Rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate e recinzioni murarie degli edifici; apposizione o sostituzione di grate alle finestre; installazione di porte blindate e di antifurti. Sono alcuni degli interventi agevolabili previsti dal bonus sicurezza.

Pubblicato il 19/01/2024
cassaforte aperta
Bonus sicurezza 2024: come funziona

Sicurezza e detrazioni fiscali si sposano bene anche quest’anno. Chi compra, ad esempio, un nuovo impianto di allarme e di videosorveglianza entro il 31 dicembre 2024, o sostituisce uno vecchio già esistente, può beneficiare di una detrazione fiscale del 50% per le spese sostenute per prevenire e fronteggiare furti e rapine tra le rispettive quattro mura.

Cos'è il bonus sicurezza e a chi spetta?

Il Bonus sicurezza, che rientra tra le agevolazioni pensate nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie, è una detrazione dall’IRPEF, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo. Il beneficio, innalzato al 50% fino alla fine di quest’anno (precedentemente al 2012 il limite era del 36%), prevede come limite massimo di spesa quello di 96.000 euro per unità immobiliare.

Il bonus, che supporta tutti coloro che intendono proteggere la propria casa e il suo contenuto con sistemi di allarme, porte blindate, casseforti e altri strumenti di sicurezza, può essere richiesto da più soggetti, quali: il proprietario dell’immobile; il locatore dell’appartamento; il comodatario; chi è titolare di diritti reali di godimento; i soci di società cooperative; gli imprenditori individuali; chi risulta detentore di una società semplice in nome collettivo o in accomandita semplice.

Hanno diritto alla detrazione, a condizione che ne sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture, anche i familiari conviventi del possessore o del detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, come il coniuge o i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado; il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge; un componente dell’unione civile; il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

L’Agenzia delle Entrate chiarisce, inoltre, che se ci sono due comproprietari di un immobile, ma la fattura e il bonifico sono intestati a uno solo di essi, mentre le spese di ristrutturazione sono state sostenute da entrambi, la detrazione spetta anche a chi che non è stato indicato nei documenti, a condizione che nella fattura sia annotata la percentuale di spesa affrontata da quest’ultimo.

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Quali sono gli interventi agevolabili?

Gli interventi da realizzare in casa che rientrano tra quelli agevolabili sono:

  • rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate e recinzioni murarie degli edifici;
  • apposizione o sostituzione di grate alle finestre;
  • installazione di porte blindate o rinforzate;
  • apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
  • installazione di saracinesche;
  • installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
  • installazione di tapparelle di metallo con sistemi di bloccaggio;
  • vetri antisfondamento;
  • casseforti a muro;
  • fotocamere o cineprese collegate a centri di vigilanza privati;
  • sistemi di allarme e relative centraline.

Si tratta di opere effettuate per prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, ossia: furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti. La detrazione quindi viene applicata esclusivamente per le spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili. Non rientra, infatti, nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza.

Come richiedere l'agevolazione?

Per far richiesta dell’agevolazione fiscale non va presentata una domanda specifica. Il bonus sicurezza può essere richiesto direttamente in sede di dichiarazione dei redditi sotto forma di detrazione fiscale. Si può procedere autonomamente o rivolgersi a professionisti abilitati. Per ottenere il beneficio fiscale è necessario conservare tutti i documenti relativi ai pagamenti effettuati con mezzi tracciabili, come appunto un bonifico.

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A cura di: Tiziana Casciaro

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