Come funziona e a chi spetta il bonus sicurezza 2025
Per prevenire i furti in casa, è consigliabile acquistare sistemi d'allarme e videocamere o installare porte blindate e serrature. Chi lo fa ha diritto a una detrazione fiscale IRPEF del 36 per cento, per spese fino a un ammontare complessivo non superiore a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Acquistare e installare in casa sistemi d'allarme, antifurto e di videosorveglianza per contrastare le incursioni dei famigerati ‘‘topi d’appartamento’’ permette ai contribuenti di accedere a un’agevolazione fiscale.
La legge prevede infatti che per le spese sostenute nel 2025, si abbia diritto a una detrazione dall’IRPEF, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo non superiore a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, il beneficio era elevato al 50% e il limite massimo di spesa era stato innalzato a 96.000 euro per unità immobiliare.
Gli interventi coperti dal bonus sicurezza 2025
Il bonus sicurezza prevede tra gli interventi coperti dal beneficio:
- l’acquisto e l’installazione di sistemi d'allarme ed antifurto;
- l’installazione di videocamere di sorveglianza interne ed esterne alla proprietà;
- l’installazione di porte blindate, cancelli automatici e serramenti;
- l’installazione di inferriate alle finestre;
- l’installazione di videocitofoni;
- l’installazione di tapparelle metalliche con bloccaggi;
- l’installazione di casseforti a muro;
- l’installazione o la sostituzione di grate sulle finestre;
- l’installazione di saracinesche;
- l’installazione di vetri antisfondamento;
- l’installazione di fotocamere o videocamere collegate a centri di vigilanza privata;
- l’installazione di apparecchi di antifurto e relative centraline;
- l’installazione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
- l’installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti.
È possibile per i contribuenti cumulare tale agevolazione con altri bonus, come quello destinato alla ristrutturazione edilizia o il bonus elettrodomestici.
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A chi si rivolge il bonus sicurezza 2025?
La misura è destinata a tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF, a condizione che possiedano o detengano, sulla base di un titolo idoneo, gli immobili oggetto degli interventi e ne sostengano le relative spese.
Sono dunque legittimati a beneficiare della detrazione:
- il proprietario o il nudo proprietario;
- il titolare di un diritto reale di godimento, quale usufrutto, uso, abitazione o superficie;
- l’inquilino o il comodatario;
- i soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa;
- gli imprenditori individuali, per gli immobili che non rientrano fra i beni strumentali o i beni merce;
- i soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali;
- i familiari conviventi, vale a dire il coniuge (a cui è equiparata la parte dell’unione civile), i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado;
- il convivente di fatto;
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- il promissario acquirente.
Il bonus sicurezza è una detrazione indipendente da eventuali interventi di ristrutturazione o riqualificazione edilizia in casa. Ciò significa che per poter beneficiare della misura non è necessario affrontare spese di restyling all’interno dell’immobile. L’agevolazione spetta nella misura del 36% anche per gli immobili residenziali adibiti all’esercizio di un’attività commerciale.
Come richiedere il bonus sicurezza 2025?
Per richiedere il bonus sicurezza bisogna effettuare pagamenti tracciabili, tramite ad esempio un bonifico che accerti che la spesa sia collegata all’installazione di un impianto o sistema di sicurezza.
Chi effettua la spesa deve corrispondere con chi ha fatto richiesta dei lavori di messa in sicurezza dell’immobile e a cui sono intestate le fatture di installazione.
Lo sgravio fiscale si richiede direttamente tramite presentazione del modello 730 o del modello Redditi persone fisiche. La documentazione, che include le ricevute dei pagamenti effettuati, va sempre conservata.
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