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Il Black Friday fa volare il settore dei prestiti

Il Black Friday e il Cyber Monday hanno trainato la richiesta di finanziamenti da parte delle famiglie italiane. A decretarlo è un'indagine di Eurisc-Crif, che si sofferma anche sulle principali tendenze degli italiani negli acquisti per le festività di fine anno.

Pubblicato il 10/12/2022
uomo fa shopping online con carta di credito sul computer portatile
Indagine sulle tendenze degli italiani negli acquisti

Con l’avvicinarsi delle feste di fine anno, è il momento di lasciare da parte preoccupazioni e prudenza. La pensano così molti italiani, a giudicare dalle ultime rilevazioni di Eurisc, il sistema di informazioni creditizie gestito da Crif. Infatti, a dispetto dell’inflazione galoppante e di una crescita economica in rallentamento, nell'ultima settimana di novembre è cresciuta sensibilmente la richiesta di prestiti. Quanto ai mutui, all’attesa frenata delle surroghe, fa da contraltare un leggero rialzo degli importi medi.

L’ora dei regali

Le offerte di sconti tra Black Friday e Cyber Monday hanno spinto la domanda di prestiti, che nell’ultima settimana di novembre ha messo a segno un +28% rispetto al primo week-end di sconti del 2021. Il motore della crescita è stato costituito dai prestiti finalizzati (dallo studio sono esclusi i finanziamenti auto), con la domanda balzata in avanti del 40% nel confronto a dodici mesi e un +27% delle domande di pagamento dilazionato. Tuttavia, se da un lato aumentano le spese, dall’altro si contrae l’importo medio della rata a cui far fronte: -20% per i prestiti finalizzati e un -5% per i pagamenti dilazionati. Segno, quest’ultimo, che la congiuntura suggerisce di non fare il passo più lungo della gamba.

Del resto, quanto alla rischiosità della clientela, Crif segnala che rimane immutata quella della fascia alta, mentre nella fascia bassa si registra un incremento del 2,4%, il chè non desta particolari preoccupazioni.

Compro oggi, pago domani

La febbre da sconti eccezionali è un fenomeno intergenerazionale: il 36% proviene dalla generazione X (nati tra il 1965 e il 1980), a seguire i millennials (tra il 1981 e il 1996) con il 28% mentre sull’ultimo gradino del podio ci sono i baby boomers (tra il 1946 e il 1964), che rappresentano il 23% dei richiedenti.

La classifica regionale degli acquirenti durante il week-end del Black Friday vede al primo posto la Campania (17,1% del totale), seguita dalla Sicilia (13,8%) e dalla Lombardia (12,6%), mentre se si analizza la crescita rispetto al weekend precedente il primato va alla Puglia (+0,7%).

Se confrontiamo il Black Friday 2021 con quello da poco trascorso notiamo che l’aumento della domanda di credito è fortemente trainata dalle forme tecniche più innovative, che potremmo definire digitali, quali la dilazione del pagamento, che registra uno scatto in avanti del 100% e arriva al +360% se la confrontiamo rispetto al 2020”, analizza Simone Capecchi, executive director di Crif.

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Cambi in corsa tra i mutui

Guardando all’intero mese di novembre, la richiesta di mutui è cresciuta del 7,7% rispetto a dodici mesi prima, mentre l’importo medio ha registrato un incremento di poco inferiore all’1%, raggiungendo quota 7.667 euro. In particolare, i prestiti personali crescono del 14,0%, mentre l’importo medio si contrae del 5,1% rispetto a novembre 2021, fermandosi a 12.035 euro. Dinamica positiva anche per i prestiti finalizzati, che segnano un +4,7% e vedono l’importo medio su una cifra di 5.415 euro.

Quanto al mercato dei mutui, se da una parte il rialzo dei tassi da parte della BCE zavorra il segmento delle surroghe, che crollano del 58,3% rispetto a novembre 2021, dall’altra la contrazione dei mutui erogati è limitata all’1,1%, con un incremento quasi analogo (+1,5%) dell’importo medio richiesto, a 143.738 euro.

Prospettive 2023

Fin qui i dati acquisiti. Guardando in prospettiva, uno studio di EY stima per il 2023 un piccolo calo per il credito bancario (-1,8% rispetto all’anno che sta per concludersi), con quelli ipotecari destinati a restar sostanzialmente immutati (-0,3%).

Come per le altre principali economie della zona euro, nel 2024 è previsto un ritorno alla crescita in tutte le forme di prestito, con un incremento totale dell’1,3%, media tra il +1,4% atteso dal segmento dei mutui, il +2,2% per il credito al consumo e il +1,1% per i finanziamenti alle imprese. I prestiti bancari dovrebbero poi aumentare di un ulteriore 1,9% nel 2025.

Famiglie, imprese e banche nel post pandemia stanno affrontando una nuova ondata di sfide economiche legate agli effetti del nuovo contesto geopolitico e del conflitto in Ucraina”, commenta Stefano Battista, Italy Financial Services Market Leader di EY. “Si prevede che questo periodo di difficoltà sarà di breve durata, con una ripresa prevista già nel 2024”.

A conclusione, la società di consulenza segnala che i mutui sono cresciuti del 4,7% a/a nel terzo trimestre, un dato invariato rispetto al secondo trimestre e ben al di sopra dell'aumento medio dell'1,2% nel periodo 2015-19. “Le banche europee stanno svolgendo un ruolo significativo nel mantenere il flusso di capitali e garantire l'accesso a linee di finanziamento cruciali in un momento complesso”, è la chiave di lettura fornita da Filippo Mastropietro, Banking & Capital Markets Leader di EY in Italia. “Con elevate riserve di capitale accumulate in 15 anni, le principali istituzioni finanziarie sono ben posizionate per continuare a supportare i clienti e hanno dimostrato una forte resilienza nonostante le continue sfide del mercato”.

A cura di: Luigi dell'Olio

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