Bonus edilizi: quali sono le sanzioni e come evitarle
A fine settembre è stato pubblicato il decreto (attuativo) della presidenza del Consiglio relativa al nuovo obbligo informativo per i bonus edilizi previsto dal decreto Agevolazioni. L'obiettivo è assicurare un monitoraggio più preciso degli interventi incentivati e delle spese correlate, migliorando la trasparenza.

Arrivano le sanzioni per chi non segue le regole in materia di bonus edilizi. Novità che è bene conoscere per evitare di restare spiazzati.
Cosa prevede la normativa sui bonus edilizi
A fine settembre è stato pubblicato il decreto (attuativo) della presidenza del Consiglio relativo al nuovo obbligo informativo per i bonus edilizi previsto dal decreto Agevolazioni. Quest’ultimo ha introdotto l’obbligo per i soggetti che eseguono interventi di riqualificazione energetica – i cosiddetti “Ecobonus” - o di messa in sicurezza antisismica, di trasmettere una serie di informazioni specifiche all’Enea (l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) e al Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche (PNCS), con l’obiettivo di assicurare un monitoraggio più preciso degli interventi incentivati e delle spese correlate, migliorando la trasparenza e la rendicontazione dei bonus edilizi.
In cosa consiste l’Ecobonus
In vigore fino al termine del 2024 (a meno di proroghe), l’Ecobonus è rivolto a tutti i cittadini che svolgono determinati lavori sull’immobile in cui possiedono un diritto reale e prevede una agevolazione al 50% oppure al 65% in base alla tipologia di lavori svolti. In alcuni casi specifici l’agevolazione può anche raggiungere una percentuale maggiore, e in alternativa si può accedere anche al Superbonus, se vengono rispettati alcuni requisiti.
Le informazioni da trasmettere all’Enea
Possono accedere al Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche i professionisti i cui consigli nazionali hanno sottoscritto un accordo con il Dipartimento, segnatamente il Consiglio nazionale degli ingegneri, il Consiglio nazionale degli architetti, i Pianificatori paesaggisti e conservatori, il Consiglio nazionale dei periti industriali, il Consiglio nazionale dei geometri e dei Geometri laureati.
Nel caso dei lavori che favoriscono il miglioramento della classe energetica, le informazioni da trasmettere all’Enea sono:
- dati catastali dell’immobile oggetto dei lavori;
- l’ammontare delle spese sostenute nell’anno 2024 fino alla data di entrata in vigore del decreto;
- stima delle spese che si prevede di sostenere negli anni successivi;
- percentuali delle detrazioni fiscali spettanti in relazione agli interventi.
L’obbligo di trasmettere i dati relativi ai bonus edilizi ricade su coloro che: hanno presentato la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) o l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo per la demolizione e ricostruzione degli edifici entro il 31 dicembre 2023 e che non hanno ancora terminato i lavori a conto dati; hanno presentato la Cila o l’istanza per il titolo abilitativo per gli stessi interventi a partire dal 1° gennaio 2024.
Sanzioni fino a 10 mila euro per chi sgarra
Per i soggetti obbligati sono previsti termini e regole stringenti e, in caso di mancato rispetto, scattano delle sanzioni salate. Per quel che concerne gli interventi di riqualificazione energetica, le informazioni devono essere trasmesse entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori all’Enea, quale parte integrante delle asseverazioni richieste. Per quanto riguarda gli interventi antisismici, invece, le informazioni devono essere trasmesse al PNCS entro il 31 ottobre 2024, se i Sal (Stati Avanzamento Lavori) risultano approvati entro il 1° ottobre scorso. Negli altri casi, la trasmissione dovrà avvenire entro 30 giorni dall’approvazione stessa.
In caso di inadempimento entro i termini stabiliti, il soggetto obbligato potrà essere destinatario di una multa da 10 mila euro. La sanzione è applicabile in tutti i casi in cui la Cila-S o il titolo abilitativo siano stati presentati entro il 29 marzo scorso. Per gli interventi avviati a partire dal giorno successivo a questo termine, la sanzione prevista è la decadenza totale del beneficio fiscale. Questo significa che chi non trasmette le informazioni obbligatorie non potrà più usufruire delle detrazioni previste per gli interventi di efficienza energetica e antisismici, perdendo così un’opportunità significativa di risparmio economico.
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