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Bonus mobili 2025: come funziona e come attivarsi

Ancora un anno a disposizione per usufruire del bonus mobili, incentivo che prevede una detrazione nell'ordine del 50% rispetto a quanto speso per mobili e apparecchi di grande dimensione come frigoriferi, lavatrici e congelatori, solo per citare quelli più comuni.

Pubblicato il 27/12/2024
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Bonus mobili 2025, tutte le novità

Un altro anno di proroga. Il bonus mobili è stato confermato per il 2025 e questo consentirà di contare sulle detrazioni fiscali in caso di acquisto relativo a mobili e grandi elettrodomestici. In particolare, lo strumento legislativo prevede uno sconto fiscale del 50% per l’acquisto di beni fino a una spesa massima di 5 mila euro. La detrazione può essere attivata su una serie di acquisti effettuati nel corso dell’anno, che comprendono mobili e apparecchi di grande dimensione come frigoriferi, lavatrici e congelatori, solo per citare quelli più comuni. È comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio e deve essere ripartito in dieci quote annuali di pari importo.

Gli incentivi previsti e come farne richiesta

Nel corso degli anni il beneficio fiscale è stato fortemente ridimensionato (arrivava a 10 mila euro nel 2022), nell’ammontare più che in termini di percentuale che si può detrarre. Mentre è rimasta fissa nel tempo la necessità di legare la spesa allo svolgimento di lavori di ristrutturazione dell’immobile nel quale troveranno spazio i beni. Il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

Va considerato anche un altro aspetto. Il beneficio fiscale spetta al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Così, se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due.

Dal beneficio fiscale sono escluse le spese sostenute per l’acquisto di beni come porte, pavimenti, tende e tendaggi.

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Cosa accade agli altri bonus casa

Detto della proroga per il bonus mobili, non se la passano altrettanto bene altre detrazioni fiscali legate alla casa. Il bonus ristrutturazioni viene confermato al 50%, ma esclusivamente per la prima casa (quella adibita ad abitazione), mentre per gli altri immobili scende al 36%. Il massimale di spesa agevolabile resta a 96 mila euro per la prima, mentre viene dimezzato a 48 mila negli altri casi.

Con il nuovo anno scatterà una nuova tagliola per il Superbonus, con la detrazione che scenderà al 65%, cinque punti in meno rispetto al 2024. Fino a due anni fa, invece, il beneficio ammontava al 110% ed era ammesso il ricorso alla cessione del credito o allo sconto in fattura, che venivano incontro alle esigenze delle famiglie con meno liquidità. Inoltre, scatta un aggravio per coloro che hanno usufruito del Superbonus. Verranno infatti aggiornate al rialzo le rendite catastali, tenendo conto del beneficio economico ottenuto da chi ha potuto già concludere la ristrutturazione energetica, una platea stimata in circa 400 mila immobili (ma il numero dei contribuenti coinvolti è molto più elevato, considerato che nella stragrande maggioranza dei casi i lavori hanno riguardato dei condomini). La nuova rendita dovrà essere dichiarata dal proprietario ricorrendo a un tecnico abilitato alle pratiche catastali.

Tagli alle detrazioni per i redditi medio-alti

In maniera trasversale, poi, inciderà il taglio alle detrazioni fiscali per i contribuenti con redditi superiori a 75 mila euro, che interesserà anche i mutui per l’acquisto della prima casa. Come conseguenza della tagliola, chi ha più di due figli a carico, potrà contare su detrazioni annuali fino a 14 mila euro, mentre i single non potranno andare oltre quota 7 mila, con soglie intermedie per le altre categorie. Mentre, per i contribuenti oltre i 100 mila euro di reddito il tetto con più di due figli a carico sarà di 8 mila euro, la metà per chi non ha figli a carico.

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A cura di: Luigi Dell'Olio

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