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Cessione del quinto, l’estinzione anticipata potrebbe non essere più conveniente

Un emendamento al dl Fisco promette di limitare i benefici della sentenza Lexitor riducendo i vantaggi per i consumatori, con risparmi per le casse dello Stato nell’ordine di un miliardo. Ecco cosa prevede la proposta e le possibilità per non rientrare nei limiti.

Pubblicato il 01/12/2024
pronuncia giurpsrudenziale
Emendamento al dl Fisco per attuazione Lexitor

Meno rimborsi per chi estingue in anticipo un prestito con cessione del quinto. È la prospettiva concreta alla luce di una pronuncia giurisprudenziale e delle interpretazioni autentiche che ne sono seguite.

La portata della sentenza Lexitor

Tutto nasce dall’applicazione della Lexitor, nome della sentenza pronunciata dalla Corte di Giustizia europea, che nei mesi scorsi ha sancito un principio rivoluzionario il settore del credito al consumo: in caso di restituzione anticipata del finanziamento ricevuto, il consumatore ha diritto a ottenere uno sconto.

Lexitor è una società polacca attiva nell’offerta di servizi ai consumatori. Quest’ultima si era rivolta all’organismo europeo nel 2018 affinché facesse chiarezza sulla direttiva comunitaria risalente al 2010, in virtù della quale, in caso di rimborso anticipato del credito da parte del consumatore, quest’ultimo ha diritto a una riduzione del costo totale del credito, pari all’importo degli interessi e dei costi dovuti per la vita residua del contratto. Tutto chiaro? Non proprio, dato che – col tempo – la lettura della sentenza da parte di differenti tribunali si è complicata.

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L’emendamento che scompagina le carte

Come se non bastasse, ora arriva un emendamento al dl Fisco che cambia ancora lo scenario. In sostanza si propone di escludere la cessione del quinto dello stipendio o della pensione dall’applicazione della normativa europea sui contratti di credito al consumo. Secondo questo schema, la conseguenza per chi estingue il prestito in anticipo è che si vedrà rimborsati solo i costi non ancora maturati e non tutti i costi come prevede la normativa europea. Resteranno fuori, invece, imposte di bollo, costi di istruttoria e assicurazione. La novità porterebbe nelle casse dello Stato un miliardo di euro in due anni sotto forma di minori deduzioni, ma ribadiamo che si tratta di una proposta, non ancora esaminata dal Parlamento.

Rimborsabili i costi non maturati

L’emendamento prevede che in caso di estinzione anticipata del prestito, siano rimborsabili i costi non ancora maturati. Mentre non sono soggetti a rimborso quelli “maturati al momento dell’estinzione, quali imposte di bollo, costi di istruttoria e corrispettivi per le attività svolte dagli intermediari del credito”. Una distinzione “finalizzata a garantire una regolamentazione chiara e trasparente e stabile nel tempo per tutte le parti coinvolte, evitando interpretazioni ambigue che potrebbero generare contenziosi”.

La ratio dell’operazione viene spiegata con la volontà di abbattere il boom di contenziosi che si sta riscontrando nel sistema giudiziario italiano proprio in seguito alla sentenza Lexitor. Ma gli autori dell’emendamento evidenziano anche le ricadute positive per il gettito fiscale, con circa un miliardo in più in arrivo nelle casse dello Stato. Se il primo intento (superare le incertezze) appare lodevole, cambiare le carte in tavola per penalizzare i consumatori e accrescere le entrate statali, lo è decisamente meno.

Il documento chiarificatore

In attesa di conoscere l’esito dell’emendamento, va segnalato che il Consiglio e la Fondazione nazionali dei commercialisti hanno pubblicato online un documento che fa chiarezza sulla sentenza.
“I principi della pronuncia hanno efficacia anteriore ai contratti stipulati antecedentemente al 25/07/2021 perché solo la Corte di Giustizia e non la disciplina interna dei singoli stati può prevedere limiti temporali all’applicazione degli stessi”, spiegano gli esperti.

In ogni caso, precisano i legali di Diritto.it, per i consumatori che considerano l’estinzione anticipata del loro prestito con cessione del quinto, è essenziale consultare con attenzione il contratto di prestito e, possibilmente, cercare il consiglio di un professionista esperto.

A cura di: Luigi dell'Olio

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