Guida alla cessione del quinto
Sei un lavoratore dipendente oppure un pensionato e vuoi richiedere un finanziamento non finalizzato, rimborsabile in comode rate mensili? Allora puoi usufruire del prodotto di cessione del quinto del tuo stipendio o della tua pensione, il finanziamento semplice e comodo che prevede il rimborso del capitale con addebito direttamente sul tuo stipendio, senza impegno per te.
In questa sezione ti spiegheremo cos’è la cessione del quinto, come funziona, che ruolo ha il datore di lavoro e le garanzie che vengono normalmente richieste. Ti forniremo inoltre una descrizione delle differenze che intercorrono tra un prestito personale e la cessione del quinto, in modo da aiutarti nella scelta del finanziamento a te più adeguato.
Per una rapida consultazione riportiamo qui di seguito il menù degli argomenti trattati.
Indice
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Le caratteristiche della cessione del quinto
Come funziona la cessione del quinto? Che ruolo ha il datore di lavoro? -
Chi la può richiedere?
Quali sono i requisiti che occorre possedere per accedere a questo tipo di finanziamento? -
Garanzie e coperture assicurative
Per sottoscrivere una cessione del quinto è necessario presentare garanzie? -
I vantaggi della cessione del quinto
Quali sono i vantaggi di questo finanziamento? E quali le differenze con il prestito personale? -
Gli elementi del contratto
Quali sono gli elementi che non possono mai mancare in un contratto di cessione del quinto? -
I documenti accessori
Sono necessari dei documenti accessori? Cosa viene normalmente richiesto? -
Ritardato pagamento e risoluzione del contratto
Cosa succede in caso di mancato o ritardato pagamento? -
L’importo del finanziamento
Quali sono i criteri utilizzati dagli Istituti per determinare quale importo concedere? -
Le condizioni
Quali sono gli elementi da considerare per valutare offerte alternative? Quali i costi per ottenere il finanziamento? Che cos’è il TAEG? E il TAN? -
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Le caratteristiche della cessione del quinto
Così come il prestito personale, anche la cessione del quinto è un
finanziamento a tasso fisso con rimborso a rate costanti ma con la differenza che,
in questa forma di contratto, il rimborso delle rate non viene effettuato dal richiedente
bensì dal suo datore di lavoro (o dall’istituto previdenziale nel caso
di pensionati) e il relativo importo è trattenuto direttamente dal netto
in busta paga (o dalla pensione). Il datore di lavoro è pertanto il soggetto
deputato a versare le rate a favore dell’Istituto che ha erogato il prestito.
Si parla di cessione del quinto in quanto l’importo della rata di rimborso
non può normalmente eccedere la quinta parte dello stipendio netto mensile.
In talune situazioni, allo scopo di aumentare la somma erogata, è tuttavia
possibile arrivare ad una rata massima pari a due quinti dello stipendio; per far
ciò è necessario sottoscrivere oltre che al contratto di cessione
del quinto, anche un contratto di delega del pagamento, che impegna l’altro
quinto dello stipendio.
Chi la può richiedere?
Questa tipologia di finanziamento può essere richiesta da
- dipendenti pubblici o statali;
- dipendenti privati;
- pensionati.
Nel caso di lavoratori dipendenti il contratto deve essere a tempo indeterminato
ed esiste inoltre un’anzianità lavorativa minima, che varia a seconda
della compagnia assicurativa che fornisce la polizza e che generalmete è
di qualche mese.
Di norma anche l’azienda presso cui il richiedente lavora deve soddisfare
alcuni criteri di ammissibilità (ad es. un numero minimo di dipendenti, un
capitale sociale superiore ad un minimo stabilito, etc.), valutati in sede di delibera
della richiesta.
Garanzie e coperture assicurative
La particolare struttura di questo tipo di finanziamento non prevede che il richiedente
presenti delle garanzie reali; tuttavia l’operazione trova una qualche forma
di garanzia nel TFR maturato dal dipendente o nella pensione spettante al pensionato
che hanno una funzione di tutela per il finanziatore di fronte al rischio di perdita
del lavoro, di infortunio oppure del rischio vita.
E’ prevista inoltre la sottoscrizione obbligatoria di un’assicurazione
rischio vita e/o rischio impiego che garantisca, in caso di mancato pagamento, la
copertura dell’importo ancora dovuto eventualmente eccedente il TFR cumulato.
Il costo relativo alle coperture assicurative viene trattenuto direttamente dall’Istituto
finanziatore, il quale erogherà al richiedente un importo al netto dei suddetti
costi.
La normativa di riferimento, al fine di salvaguardare le garanzie, prevede che il
debitore, non possa chiedere anticipi sul trattamento di fine rapporto (TFR) per
l'intera durata del finanziamento.
I vantaggi della cessione del quinto
Uno dei vantaggi principali della cessione del quinto sta nel fatto che trattandosi
di un’operazione di credito in qualche modo garantita, lascia all’Istituto
finanziatore parecchia flessibilità nella valutazione delle richieste. Una
volta garantito il rispetto dei requisiti di ammissibilità, tanto del richiedente
quanto dell’azienda per cui lavora (nel caso di lavoratori dipendenti), la
probabilità di vedersi accordare il prestito è infatti piuttosto alta.
Le garanzie, unitamente all’automaticità dei pagamenti, rendono l’operazione
abbastanza sicura per il finanziatore, che di conseguenza potrà concedere
finanziamenti anche a persone con una storia creditizia non perfetta a causa della
quale difficilmente avrebbero accesso a forme alternative di finanziamento (come
i prestiti personali).
Un secondo vantaggio deriva dal fatto che l’importo massimo del finanziamento
è connesso sia al livello di retribuzione che all’anzianità
lavorativa del richiedente, cosa che consente in taluni casi di finanziare importi
considerevoli.
Gli elementi del contratto
La legge stabilisce che un contratto di cessione del quinto deve contenere i seguenti elementi:
- il tasso di interesse praticato;
- ogni altro prezzo e condizione praticati, inclusi i maggiori oneri in caso di mora;
- l’ammontare e le modalità del finanziamento;
- il numero, gli importi e la scadenza delle singole rate;
- il tasso annuo effettivo globale (TAEG);
- il dettaglio delle condizioni analitiche secondo cui il TAEG può essere eventualmente modificato;
- l’importo e la causale degli oneri che sono esclusi dal calcolo del TAEG;
- le eventuali garanzie richieste;
- le coperture assicurative.
I documenti accessori
Questa forma di contratto prevede una modulistica che varia a seconda della categoria
dei soggetti interessati (pubblica amministrazione, ente pubblico o privato, ente
pensionistico, compagnia assicuratrice).
Il richiedente deve in ogni caso fornire, oltre ai propri dati anagrafici e personali,
alcuni allegati che consentano di definire la sua posizione lavorativa (o pensionistica)
e reddituale:
- il certificato di stipendio (solo nel caso di lavoratori dipendenti), fornito dall’amministrazione della propria azienda o ente: riporta la data di assunzione, la retribuzione lorda e netta (annua e mensile), il TFR maturato, le eventuali trattenute o pignoramenti già presenti sullo stipendio;
- l’ultima busta paga (o il cedolino pensione nel caso di richiedenti pensionati);
- il benestare dell’azienda, che si impegna ad effettuare puntualmente i pagamenti (richiesto direttamente dall’Istituto finanziatore al tuo datore di lavoro, attraverso la notifica del contratto di finanziamento).
Il richiedente dovrà inoltre firmare opportuna delega a favore del datore di lavoro a prelevare mensilmente dallo stipendio l’importo necessario al rimborso delle rate.
Ritardato pagamento e risoluzione del contratto
Nel caso di ritardo nel pagamento anche di una sola rata, attribuibile a qualsiasi
causa, saranno dovuti sull’importo non pagato gli interessi di mora convenuti
nel contratto.
Qualora si verifichino la cessazione del rapporto di lavoro, o la sospensione o
riduzione dello stipendio (così come nel caso di ritardato pagamento), l’Istituto
finanziatore potrà considerare risolto il contratto, questo indipendentemente
dalla stipulazione della prevista polizza assicurativa.
In conseguenza della risoluzione, l’assicurazione si avvale della garanzia
sul TFR ed in caso di eccedenze, il cliente è tenuto a rimborsare il debito
residuo.
L’importo del finanziamento
L’ammontare massimo del prestito dipende direttamente da:
- anni di anzianità lavorativa;
- TFR cumulato;
- importo della retribuzione o della pensione mensile.
Infatti, maggiori saranno gli anni di anzianità lavorativa, maggiore sarà il TFR maturato, di conseguenza l’Istituto finanziario, di fronte ad una più ampia garanzia sarà disposto a concedere importi più elevati.
Inoltre, poiché il rimborso mensile deve essere inferiore alla quinta parte dello stipendio, quanto maggiore sarà la retribuzione o la pensione riscossa, tanto maggiore sarà la rata mensile sostenibile, altro fattore che rende possibile l’erogazione di somme più elevate.
I CONSIGLI DI SEGUGIO.IT
La normativa pone limiti precisi sull’importo del rimborso mensile: in particolare la rata non deve superare
il quinto della retribuzione netta mensile.
In alcuni casi gli istituti finanziari consentono di oltrepassare tale quota, purché
sia conferita dal cedente apposita delega al finanziatore per la riscossione di
somme anche in esubero al tetto consentito; in ogni caso ti consigliamo di valutare
con attenzione la tua reale capacità di sostenere una certa rata mensile,
al fine di non divenire insolvente nei confronti del finanziatore.
Ricordati: la normativa prevede che tu dia immediata comunicazione all’ente
finanziatore di un’eventuale diminuzione della tua retribuzione.
Le condizioni
In presenza di più offerte di finanziamento, di pari importo e durata, è
bene valutare l’esborso effettivo che si dovrà sostenere, senza limitarsi
alla valutazione della sola rata mensile. Tuttavia non sempre si tratta di un’operazione
semplice, in quanto le voci di spesa di questa tipologia di finanziamento sono numerose
(somma erogata, interessi, spese iniziali, spese assicurative, eventuali commissioni
bancarie) e non facilmente integrabili in una misura di costo unica.
In generale gli elementi che è opportuno esaminare prima di sottoscrivere
un contratto di cessione del quinto sono:
-
TAN (Tasso Annuo Nominale)
Il TAN rappresenta il tasso di interesse, espresso in percentuale e su base annua, applicato dagli Istituti finanziari all’importo lordo del finanziamento. Viene utilizzato per calcolare, a partire dall’importo del finanziamento lordo (dato da: rata x durata), l’ammontare del finanziamento netto.
Nel calcolo del TAN non rientrano oneri accessori quali le eventuali provvigioni da riconoscere ad intermediari, le spese iniziali e le imposte e dunque non rappresenta una stima completa del costo totale del finanziamento. -
Spese di istruttoria
Le spese di istruttoria sono una voce di costo che l’Istituto finanziatore pone a carico del richiedente per la copertura dei costi di valutazione e gestione della domanda di finanziamento. Nella Cessione de Quinto vengono di norma corrisposte in un’unica soluzione, al momento dell’erogazione del finanziamento (l’importo erogato è al netto di queste spese). -
Spese assicurative
Anche i costi per la sottoscrizione obbligatoria dell’assicurazione (vedi Garanzie e coperture assicurative) vengono corrisposti attraverso una trattenuta dall’importo netto erogato. -
Commissioni bancarie
Un’altra voce di costo che alcuni Istituti pongono a carico del richiedente sono le cosiddette commissioni bancarie; anch’esse concorrono a determinare l’importo netto erogato. -
TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale)
Una misura del costo totale del finanziamento, utile nel confronto di più offerte di credito è rappresentata dal TAEG.
Si tratta di una misura, espressa in termini percentuali, con due cifre decimali e su base annua, del costo complessivo del finanziamento.
Il TAEG, come previsto dall’ordinamento comunitario europeo e dalla legge italiana, è il tasso di interesse al quale i flussi di erogazione verso il cliente (al netto delle spese) eguagliano i flussi di rimborso.
Diversamente dal TAN, il TAEG è comprensivo di oneri accessori quali spese di istruttoria e commissioni bancarie, che sono a carico del cliente.
Tuttavia, per la cessione del quinto, la legge prevede che le spese assicurative possano essere discrezionalmente escluse dal calcolo del TAEG ed in genere così fanno gli Istituti.
I CONSIGLI DI SEGUGIO.IT
Nel confronto di due o più
offerte di finanziamento ricordati che il TAEG può rappresentare un elemento
di confronto corretto purché i prestiti presentino medesime caratteristiche
in termini di importo e di durata. Tieni presente che, quando vi sono spese accessorie
oltre all’onere del TAN:
- a parità di ammontare finanziato, il TAEG si riduce all’aumentare della durata del prestito;
- a parità di durata, il TAEG si riduce all’aumentare dell’importo del prestito.